Dopo appena 2 ore e mezzo di tragitto (sempre per la ruta 40, ma questa volta asfaltata) siamo arrivati a El Bolsón, una cittadina conosciuta per il suo ambiente hippy. Ciò che più ci ha colpito è stata la libertà della quale godono in questo posto, li vedi cucinare con fornelli da campeggio nel prato che circonda la piazza principale, il tutto senza nessun problema. Un’altra cosa per la quale vale la pena di conoscere questa cittadina è la varietà di prodotti biologici; infatti El Bolsón si trova tra le montagne cosa che favorisce l’agricoltura. Qui si possono trovare frutta, verdura e carne tutti biologici e non è difficile trovare una buona gallina “ruspante” di casa.
Quando siamo arrivati pioveva; il buon tempo ci stava abbandonando ma come si diceva nel famoso film Il Corvo: “non può piovere per sempre” quindi nell’attesa del sole cerchiamo di conoscere lo stesso la città ed approfittare di alcuni prodotti tipici locali anche se non proprio tutti biologici. La prima cosa che abbiamo fatto è stato rivolgerci all’ufficio turistico perché ci indicassero la zona di ostelli ed affittacamere e così abbastanza veloce abbiamo trovato l’Hospedaje Salinas dove una signora di una certa età ci ha affittato una stanza con 2 letti allo stesso prezzo di una camerata in un ostello. Detto tra noi, quel giorno la signora, stava cucinando una gallina “de casada” mmmm che voglia ci fece, purtroppo non ci invitò a mangiare; pace. La signora ci ha raccontato la storia della sua famiglia ed anche la storia della famosa birra di El Bolsón. Ah quasi mi dimenticavo dei due gattini madre e figlio che avevamo nel giardino della casa, erano talmente buffi, soprattutto il piccolo, che alla mattina mentre facevamo colazione ci facevano ridere un sacco.
Dato che ha piovuto tutto il tempo durante i due giorni di permanenza ci siamo dedicati a bere birra artigianale (ne hanno tipo 7 tipi diversi in ogni posto) ed a mangiare. Ogni sabato c’è un mercato artigianale stupendo in cui si vendono cose molto interessanti, noi avremmo voluto comprare qualche cosa ma il peso dei nostri zaini e la durata del nostro viaggio non ce lo permette; c’erano dei porta incensi fatti come una stufa a legna di quelle che si usavano una volta per cucinare, erano bellissimi ma malincuore non abbiamo potuto comprarli.
Ciò che si abbiamo comprato è stato un recipiente per il mate fatto con il frutto del mate (la bevanda tipica Argentina di cui vi abbiamo già parlato) così adesso possiamo bere mate ogni tanto. Abbiamo mangiato in buona quantità empanadas, torte salate con verdura ecologica, ma la cosa migliore sono state le patate fritte ma di quelle vere pelate e tagliate a mano no quelle congelate che vendono da noi!! Giusto giusto nemmeno farlo apposta, questo fine settimana c’era anche la festa della birra artigianale cosi alla sera ci siamo rimpinzati di hamburgers, choripan (pane e salsiccia) e panini super enormi con la cotoletta ed abbiamo bevuto la birra artigianale!!
Causa pioggia escursioni non ne abbiamo praticamente fatte a parte quella del Cerro Amigo da cui si può vedere la città dal’alto ed un’altra al Bosque Tallado (che deve essere stupendo, ci sono dei bassorilievi su alberi morti ) in cui abbiamo cercato di fare autostop per arrivarci ma ci è andata male. Ah quasi dimenticavo, abbiamo incontrato un’altra volta Alex la ragazza Slovacca.
L’ultima sera abbiamo incontrato anche una coppia di Argentini e, dato che a breve loro verranno nel vecchio continente, ci siamo scambiati consigli su ciò che bisogna visitare qui ed in Europa. Ci vediamo a Bariloche!!!!
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