Alla fine abbiamo deciso di andare alle isole Gili, così dopo Lembongan siamo ritornati a Padang Bai. Per arrivare alle isole c’è l’opzione della barca veloce che è abbastanza cara ed in più avevamo sentito di persone che hanno avuto un’esperienza terrificante a causa del mare molto mosso. Noi abbiamo scelto l’opzione lenta, molto lenta che include un traghetto fino al porto di Lembar a Lombok, un bus fino al porto di Bangsal (nel nostro caso siccome siamo partiti da Bali il pomeriggio abbiamo dovuto dormire a Seniggi tra Lembar e Bangsal) ed una barca fino all’isola Gili desiderata.
Abbiamo deciso di affidarci ad un’agenzia per comprare il pacchetto con tutti i tragitti inclusi, che alla fine è più economico che comprare i tragitti separatamente. A Padangbai in cinque minuti avevamo contrattato il prezzo del pacchetto. E’ stato tutto fin troppo facile, talmente facile che non sapevamo se credere o meno al ragazzo dell’agenzia. Dopo aver parlato sinceramente con lui, per essere sicuri che al nostro arrivo a Lembar qualcuno ci aspettasse, verso le 15.30, con due ore di ritardo (qui è abbastanza normale), siamo partiti con il traghetto. Eravamo gli unici turisti e le cinque ore si fecero interminabili. Alle 20.30 siamo scesi dal traghetto e fortunatamente il ragazzo dell’agenzia non ci aveva mentito, i suoi colleghi erano li ad aspettarci. Uno ci ha ricevuto, un altro ci ha controllato i biglietti, il capo non fece nulla (strano), un altro ragazzo ci accompagnò fino a Sengiggi e l’autista; tra i cinque conseguirono portare a termine la missione. Finalmente verso le 22.00 siamo arrivati ad un homestay molto basico; l’importante è avere un tetto sopra la testa. Siamo andati a cenare in un ristorante dove probabilmente per disperazione (non c’era nemmeno un cliente) ci regalarono un involtino primavera grande a testa, non ci fecero pagare il 10% di tasse e ci fecero uno sconto del 10% sul prezzo finale. Alla fine era un buon ristorante…. la bassa stagione si nota!!
La mattina la nostra super agenzia venne a recuperarci per portarci al porto. Dato che all’andata tutto ci stava andando bene, abbiamo deciso di comprare anche il biglietto di ritorno con loro.
Le isole Gili sono tre: Gili Air, Gili Trawangan (isola della festa) e Gili Meno (isola della luna di miele). Il nostro obbiettivo era riposarci in un posto tranquillo e la Meno ci sembrò l’opzione migliore. Nella barca per l’isola abbiamo conosciuto una coppia di ragazzi tedeschi molto simpatici con i quali abbiamo trascorso alcune serate cenando e parlando.
Nelle isole Gili non ci sono strade, ne macchine, ne moto; gli unici mezzi di trasporto sono la bicicletta, il cavallo o a piedi. Grazie alla bassa stagione abbiamo trovato un bungalow nuovissimo con acqua da bere gratuita e colazione ma senza internet (nell’isola non ci sono molti posti con internet) perfetto per staccare la spina e riposare.
Questi cinque giorni abbiamo avuto un gran da fare nell’alzarci tardi la mattina, andare a fare snorkelling nelle due barriere di corallo che ci sono in due diversi punti dell’isola, mangiare, rilassarci in spiaggia e vedere alcuni film; una vitaccia!!!!
Tutto è stato perfetto: abbiamo trovato alcuni ristoranti buoni ed economici che avevano dei gazebo di legno davanti la spiaggia, così tutti i giorni mangiavamo distesi come i romani guardando il mare azzurro. Quando volevamo fare snorkelling e vedere coralli e pesci colorati andavamo nella spiaggia che si trova nella parte ovest dell’isola mentre quando volevamo nuotare con le tartarughe marine andavamo nella parte est.
Abbiamo visto molti coralli, pesci di mille colori alcuni che non avevamo mai visto prima e tartarughe marine che non avevano nessuna paura delle persone, potevi nuotarci sopra, sotto, al lato; really friendly!!
La sera i ristoranti mettevano fuori un tavolo enorme con tutto il pesce della giornata e, a magná!!! La cucina indonesiana ci sta piacendo molto, a parte i piatti classici come il Nasi Goreng (riso con verdure e uova) ed il Mie Goreng (noodles con verdure e uova), cerchiamo sempre di provare piatti nuovi sopratutto i cibi della strada come il Bakso (minestra di noodles con polpette di carne) Sate Ayam (spiedino di pollo con salsa di arachide) e Mie Ayam (minestra di noodles con pollo in salsa di arachide).
Sono stati cinque giorni veramente duri e stressanti, hahaha… peccato che siano finiti!
WYW
Assaggiare il cibo tipico del paese aiuta a capire meglio la loro cultura… fate benissimo ad assaggiare tutti i tipi di pietanze. E poi se sono buone è un motivo in più :):)
Sembra davvero un posto splendido. Peccato che l’acqua non fosse molto limpida!!! (ironico ovviamente)
Rachele & Gábor
Hai proprio ragione WYW!!!! E’ un posto bellissimo, prima o poi devi andarci! Ci sentiamo in twitter, ti stiamo giá seguendo!!