Siamo arrivati a Fortaleza in aereo da Salvador de Bahía con la idea di andare a Jericoacoara. Dato che era impossibile arrivarci lo stesso giorno abbiamo trascorso una notte a Fortaleza in un ostello che non era male ma sicuramente il più strano in cui siamo stati fino adesso. Per entrare devi passare due porte con codici di sicurezza e le porte delle camere non avevano chiave, devi usare il tuo lucchetto e se non ce l’hai? Semplice non chiudi la stanza!!! La proprietaria dell’ostello è una signora di mezza età molto simpatica e gentile ma anche un po’ strana, bastava vedere l’ostello per capirlo, inoltre ha messo cartelli in cui scrive che non si può bere alcool dopo le 22. Qui abbiamo conosciuto una coppia di Brasiliani che alla fine hanno deciso di venire a Jericoacoara con noi. La mattina ci siamo svegliati presto e siamo andati a prendere la corriera direzione Jijoca. Angela, una ragazza di cs ci aveva raccomandato di andare fino a Jijoca e da li prendere un 4×4 fino a Jericoacoara, in questa maniera abbiamo risparmiato un soldino. Fino a Jijoca è stato un viaggio normale e corrente, il divertimento è cominciato dopo. Jericoacoara conosciuto anche come Jeri o Jerico si trova nel medio del deserto, vicino al mare; per arrivare non ci sono strade bisogna passare per dune e lagune.
Dopo aver negoziato il prezzo del 4×4 (Angela ci aveva detto che era più o meno 7 reales) è iniziata l’avventura!!! Il tragitto non era per niente lungo ma noi ci siamo divertiti molto andando su strade di sabbia e passando laghetti, anche se a volte eravamo un po’ preoccupati che gli zaini volassero fuori dell’auto perché l’autista li aveva posizionati sulla cappotta ed a volte si sentivano muovere.
Vi lasciamo un VIDEO del tragitto in 4×4
In meno di mezz’ora siamo arrivati alla posada dove abbiamo dormito e dato che era prestino, abbiamo approfittato per andare a fare un giretto per il paese e vedere il tramonto da una duna. Il paesetto è piccolino ci sono solo 4 strade principali, tutte le strade sono rigorosamente tutte di sabbia, ed in alta stagione è molto turistico (ci sono soprattutto Italiani e Tedeschi) quindi ci sono un sacco di bar e ristoranti. In più molte persone Europee si sono trasferite qui ed hanno iniziato un’attività.
A Rachele le veniva male vedersi nel mezzo del deserto e vedere la quantità di italiani che c’era. Ad ogni modo in bassa stagione (per fortuna adesso è bassa stagione) il paesetto è abbastanza autentico. Il pomeriggio tardi siamo andati sopra la duna per vedere il sole cadere nel mare, sembrava di stare in una processione data la quantità di gente che c’era (era il 1 maggio, festa anche in Brasile).
Jerico è molto piccola e se non si considerano le escursioni che ti vogliono vendere, in buggy, a cavallo ecc…. non c’è molto da vedere. La verità è che all’inizio pensavamo di fare un’escursione con il buggy (una specie di macchina adatta per andare nel deserto) ma poi abbiamo pensato che era meglio risparmiare i soldi per fare qualche cosa di bello nel parco di Leçois Maranheses, dove il paesaggio è simile ma è molto più grande e molto meno turistico.
Il secondo giorno siamo andati a vedere ciò che si può raggiungere a piedi. Siamo usciti di casa con l’idea di vedere il faro e la famosa Pietra Forata, una pietra enorme ch si trova nella spiaggia che ha nel mezzo un buco. Nel cammino per arrivare al faro iniziò a piovere fortissimo e ci siamo bagnati completamente!!! Per fortuna era un temporale tropicale di quelli che come viene se ne va!!!! Il faro non è nulla di che, il paesaggio circostante però è molto molto bello; è una collina tutta verde con un sacco di animali liberi, mucche, pecore ed asini che pascolano tranquilli e indisturbati, qui abbiamo visto il primo cactus gigante della nostra vita. Ovviamente non poteva mancare una foto con il cactusssss hahahahaha!!!
collina si vede da un lato il mare e dall’altro la grande estensione di dune, un paesaggio stupendo. Siamo rimasti li un bel po’ guardando la spiaggia ed il deserto. Ci siamo poi diretti alla spiaggia per vedere la Pietra Forata (Piedra Fourada). C’è chi dice che è solo una pietra, a noi è piaciuta molto, non è di tutti i giorni vedere una pietra così grande nel bagnasciuga e con le onde del mare che passano attraverso il buco.
Il pomeriggio siamo andati un’altra volta a vedere la duna principale di Jeri, questa volta però non siamo andati sopra, ci siamo goduti il tramonto dalla spiaggia.
Dopo il tramonto abbiamo visto un gruppo di gente che ballava capoeira, ballavano sia bambini che adulti ed alcuni erano veramente bravi!!! Rachele si è divertita un sacco vedere questo spettacolo!!!!
Vi lasciamo un VIDEO della Capoeira
La nostra giornata si concluse con una passeggiata nel centro ed organizzando il trasporto fino a Barreirinhas (cosa non molto facile), dove ci aspetta il Parco Nazionale di Leçois Maranheses e dove ci perderemo nei prossimi giorni.
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