Il giorno di San Martino è una festa molto sentita in Veneto, sopratutto nella mia città: Piove di Sacco.
La leggenda racconta che un 11 novembre molto freddo e piovoso San Martino trovò un povero vestito di stracci che aveva molto freddo. Impietosito prese il suo mantello lo tagliò in due con la spada e ne diede metà al pover’uomo. Subito dopo il cielo si aprì e comparve un sole splendido e l’aria si fece mite. E’ vero che alcuni giorni verso l’11 Novembre (giorno di San Martino) sono speciali; uno strano fenomeno chiamato l‘estatatina di San Martino si verifica tutti gli anni, sono delle giornate di sole che riscaldano l’aria portando un clima mite.
Le prime giornate di nebbia che preannunciano l’inverno portano con se anche l’odore di San Martino, si perchè San Martino profuma a castagne, sugoli (dolce d’uva), a frittelle, a piadine, a patate americane ecc…
I festeggiamenti di San Martino a Piove di Sacco iniziano con l’1 di Novembre, il giorno di Ognissanti anche se noi lo chiamiamo erroneamente il giorno dei morti.
Le strade della città si riempiono di bancarelle di dolci, prodotti tipici di tutta Italia, di piadine romagnole, e la cosa più importante per i bambini di un sacco di giostre!!!
Indipendentemente dall’età tutti aspettano San Martino. I bambini lo aspettano per le giostre, gli adolescenti lo aspettano perché con le giostre arrivano anche i ragazzi e le ragazze dei paesi vicini, gli adulti lo aspettano per le frittelle calde, le piadine romagnole e per mangiare e bere assieme agli amici. Come tutte le feste popolari che si rispettino anche San Martino ha il suo dolce, il dolce di San Martino appunto; un biscotto di pasta frolla con la forma di un uomo a cavallo.
I miei ricordi di San Martino sono legati sopratutto alla mia adolescenza quando con le amiche uscivamo tutto il pomeriggio sfidando il freddo e la nebbia per andare alle giostre con l’obbiettivo di conoscere i ragazzi dei paesi vicini, ci divertivamo come pazze. La cosa assurda è che potevamo stare un intero pomeriggio fuori al freddo in piedi davanti ad una giostra, che generalmente erano gli autoscontri, a guardare la gente passare ed a chiacchierare con chiunque trovassimo.
Oggi giá non aspetto San Martino per i ragazzi, lo aspetto in primis per la favolosa piadina romagnola che non si trova da nessun’altra parte così buona, (ne mangio talmente tante che alla fine mi escono per le orecchie) e poi anche perché in questi giorni ritrovo tutte quelle persone che generalmente non vedo mai durante l’anno. Chi vive all’estero immancabilmente rientra e chi ancora vive a Piove di Sacco infallibilmente esce e senza nemmeno mettersi d’accordo ci si ritrova tutti in centro…. quasi come per magia San Martino unisce tutti.
Ah, anche gli ungheresi si divertono a San Martino :-)!!
Spero che ti sia piaciuto questo piccolo pezzo sulla nostra cultura popolare.
Sicuramente anche nella tua cittá ci sono delle bellissime feste tradizionali. Raccontacele; puoi scrivere un commento in questo post o scrivere un articolo che pubblicheremo con il tuo nome.
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