Il viaggio da Humahuaca a Salta è stato abbastanza stancante, la prima mezz’ora siamo dovuti rimanere in piedi perché non c’era posto. Il bus arrivò a Humahuaca con mezz’ora di ritardo e come se non bastasse, oltre al danno la beffa, dopo dieci minuti di viaggio abbiamo dovuto fermarci ad un posto do polizia per un controllo. Il bus veniva dalla frontiera con Bolivia e molte volte le persone comprano molte borse di coca per poi trasformarla in cocaina. Per fortuna abbiamo spiegato al poliziotto che venivamo da Humahuaca e non ci ha aperto lo zaino, sennò sarebbe stata una rottura tirare fuori tutto per poi rimetterlo dentro. Alla fine siamo arrivati a Salta con alcune ore di ritardo, meno male che Candela conosceva un buon ostello nel quale ci siamo sistemati tutti e tre in una stanza.
La mattina ci siamo svegliati, abbiamo fatto colazione e con tutta calma a mezzogiorno siamo andati con Candela all’ufficio turistico per informarci sulle cose da vedere nella zona. Abbiamo pranzato in una baracca vicino ad un lago ed abbiamo continuato la visita alla città. Salta è una città grande e si trova di tutto, la cattedrale e sopratutto la chiesa di San Francesco sono due chiese imponenti e belle.
Ció che più ci è piaciuto è stato il museo di Alta Montagna nel quale si trovano i corpi di tre bambini che gli Inca avevano sacrificato per omaggiare agli dei. Venivano scelti i bambini più perfetti, più belli ed era un grande onore essere sacrificati. I bambini venivano drogati ed accompagnati in cima alla montagna, qui venivano seppelliti e morivano di ipotermia. Grazie all’altitudine ed alla mancanza di ossigeno questi corpi si sono conservati in una maniera spettacolare, hanno 500 anni e sono in perfetto stato. Nel museo usano strumenti molto sofisticati per mantenere i corpi alle stesse condizioni nelle quali sono stati trovati. Espongono solo un bambino per volta e questo rimane in esposizione 6-8 mesi dipende dallo stato di degradazione. Noi abbiamo visto il bambino, sembrava stesse dormendo, la pelle i capelli ed i vestiti sono perfettamente conservati, una cosa incredibile!!!!
Alla sera Candela ci ha invitato a cenare in una Peña, una delle più famose di Salta. La peña è un posto dove si può assistere ad uno spettacolo di balli e canzoni popolari. La cena è stata deliziosa e le canzoni e i balli molto piacevoli, ci siamo divertiti molto.
Il giorno successivo, levataccia per andare a vedere Cachi, un paesetto che si trova nella valle de Calchaquies. Abbiamo comperato il tour con l’agenzia Guadalquivir, dove le ragazze ti servono con una gentilezza estrema e risolvono tutti i dubbi che una persona può avere relativamente al nord Argentina. Se passate di là dite che venite da parte di surfingtheplanet.com. Prima di arrivare a Cachi abbiamo fatto alcune fermate per apprezzare il paesaggio; abbiamo visto montagne dai colori fantastici, una valle molto profonda, montagne innevate ed una enorme distesa di Cactus.
Cachi è un paesetto carino, assomiglia ad un paesetto del sud della Spagna.
I nostri compagni di viaggio erano persone molto divertenti e piacevoli, erano tutti Argentini e noi abbiamo buon feeling con gli Argentini in generale. Rientrati a Salta abbiamo preso un bus notturno per Cafayate, un’altra Quebrada ci aspetta!!!!
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