Probabilmente la parte più attesa di Bolivia era la salina di Uyuni e l’altopiano con le sue lagune. In queste zone di solito si va con un tour dato che il cammino è praticabile solo con un jeep 4×4. Normalmente i tour durano vari giorni anche se c’è un tour che dura solo un giorno e va solo alla salina. Tutti questi tour sono incredibili e affascinanti anche se purtroppo non compiono con tutti i requisiti di sicurezza; è capitato varie volte che alcuni turisti siano morti a causa di un autista ubriaco. Ciò che possiamo consigliarvi è di parlare bene con l’agenzia e farsi assicurare che l’autista sia una persona che non beve. Noi da questo punto di vista non abbiamo avuto problemi il nostro autista era super sobrio. Dopo aver avuto una buona esperienza con Freddy a Potosí, abbiamo riservato il tour con la sua agenzia. Siamo arrivati a Uyuni con un bus mezzo sconquassato che non era nemmeno della compagnia con la quale avevamo comperato il biglietto, ma va bhe sappiamo che in Bolivia non è mai esattamente come ti dicono. Uyuni è tutt’altro che un bel posto, è semplicemente una cittadina turistica da cui partono tutti i tour per le saline e l’altipiano.
Dopo aver passato una notte con abbastanza freddo iniziammo il tour!!! Il nostro autista si chiamava Omar e i nostri compagni di viaggio erano Cory, un ragazzo Canadiense, e tre persone della Paz madre e due figli Jose e Gabriel che avevano più o meno la nostra età. Il tour è iniziato con la visita al cimitero dei treni che è un posto dove ci sono un sacco di treni antichi di origine inglese e francese ai quali si può salire per fare foto.
La seconda fermata l’abbiamo fatta in un paesetto in cui le persone raffinavano il sale e c’era anche un museo con statue di sale. Poi siamo entrati nella salina per vedere le montagnole di sale qui, si vedevano come le persone che lavorano nelle saline preparano il sale per poi trasportarlo e raffinarlo. Fino all’orizzonte si vedeva tutto bianco, un paesaggio suggestivo!!!!! Era incredibile sembrava tutto innevato per km e km invece era tutto sale per km e km!!! In alcuni punti lo strato di sale arriva a toccare i 100 metri di profondità.
Abbiamo visto anche gli occhi della salina che sono dei buchi nel suolo in cui c’è acqua. Ci siamo fermati poi a visitare un hotel di sale che adesso non è più in uso in quanto rovinava l’ambiente. Il paesaggio completamente bianco ti permette di fare delle foto divertenti utilizzando l’effetto ottico di un grande spazio piano. Come tutti anche noi non siamo stati da meno e ci siamo fatti alcune foto divertenti!!!!
Una delle cose che ci hanno impressionato è stato che nel suolo il sale aveva assunto forma di esagono , sappiamo che la forma cristallina del cloruro di sodio è l’esagono ma è stato troppo affascinante vederlo davvero!!!!! Nella salina c’è un isola che si chiama Isola del Pesce, in quest’isola ci sono un sacco di cactus uno dei quali è alto 9 metri de ha 900 anni!! Da qui si può vedere la salina dall’alto e le montagne e vulcani che stanno tutto attorno; è uno spettacolo indimenticabile!!!!
Il pomeriggio ci siamo fermati un’ultima volta dentro la salina per fare alcune e altre foto de apprezzare per l’ultima volta questo posto incredibilmente fantastico!!! Abbiamo visto il tramonto al lato della salina; a quest’ora si alzò un vento molto forte de iniziò a fare molto freddo. Siamo entrati all’hotel dove per fortuna ci aspettava un te caldo caldo. L’hotel era fatto interamente di sale; le pareti, la tavola, le sedie e perfino il letto!!!
Il secondo giorno ci siamo alzati presto la mattina ed abbiamo continuato il tour per l’altopiano Boliviano. Abbiamo fatto una fermata per vedere delle rovine Inca (laquaya) che non sono ancora diventate ne famose ne turistiche, noi siamo capitati li perché Jose, uno dei ragazzi della Paz è archeologo. Ci siamo fermati poi in una necropoli dove abbiamo visto mummie dentro delle tombe di pietra con tanto di buco per guardare dentro. Poi abbiamo fatto visita al vulcano Ollaque che è un vulcano attivo da cui sale il fumo dal cratere. Il tempo è peggiorato ed ha iniziato a fare freddissimo con un vento che ti tagliava la pelle. Abbiamo mangiato in una laguna molto bella nella quale c’erano dei fenicotteri ma il tutto fu molto veloce per evitare di congelarci.
Nella laguna successiva c’erano ancora più fenicotteri che nella precedente, qui esistono due tipi di fenicotteri che sono presenti solo in sudamerica.
La penultima fermata del giorno l’abbiamo fatta per vedere una pietra a forma di albero si chiama l’albero di pietra appunto. L’ultimo posto che abbiamo visto, e per noi il più bello della giornata, è stata la laguna colorata questa laguna è incredibile in quanto ci sono delle alghe che danno ad alcune parti della laguna un colore rosso. E’ un posto spettacolare peccato che anche qui c’era un vento fortissimo e non abbiamo potuto goderci il posto.
Oltre il danno la beffa, arrivati al hotel non c’era nemmeno l’ombra di qualche cosa che riscaldasse, fuori nevicava, c’era un vento fortissimo e dentro l’hotel ci saranno stati 4 gradi, inutile dire che appena finito di cenare ce ne siamo andati a letto!!! In più se chiedevi una coperta extra o carta igienica dovevi anche pagarla, ma se avevamo pagato il tour, che cosa…. ma anche questa è Bolivia!!!!! E no che poi la gente ha un’opinione non molto buona di questo paese, cavolo se la cercano!!! Per fortuna questi buzzurri sono solo quelli che lavorano nel turismo, per il resto i Boliviani sono persone molto gentili e cordiali. Arrivati all’hotel ci hanno informato che il programma per il giorno successivo era stato cancellato a causa della neve e che noi che dovevamo andare in Cile non ci saremo potuti perché la frontiera era chiusa. Alla fine dopo tante discussioni siamo riusciti a fare in modo che il nostro autista ci accompagnasse ad una frontiera più a nord che era aperta. Chiaramente abbiamo dovuto pagargli il piacere, cosa che ci sembrò scandalosa dato che quel giorno non avrebbe consumato tutta la benzina in programma visto che il tour era stato cancellato. Non abbiamo avuto alternativa, se non lo pagavamo ci avrebbe riportato a Uyuni ed avremo perso molto tempo.
Il terzo giorno ci siamo alzati presto e ci siamo diretti alla frontiera di Ollanque. Nel tragitto ci siamo fermati a fare colazione in un piccolo paesetto. Il tempo era bello c’era un sole splendente, abbiamo visto dei volatili grandi che si chiamano Suris che assomigliano agli struzzi ed anche un posto con moltissime rocce che avevano forma di leone, pappagallo e testa di persona. Siamo arrivati in una comunità dove abbiamo salutato la madre ed i due figli, che avevano una riunione, ed abbiamo proseguito verso la frontiera. Alla frontiera abbiamo dovuto subire l’ultima cavolata Boliviana, per metterci il timbro nel passaporto abbiamo dovuto pagare, scandaloso; non avevamo tempo di discutere perché il nostro bus era già arrivato, abbiamo pagato, li abbiamo mandati a quel paese per sotto e ce ne siamo andati. Dovevamo andare a San Pedro de Atacama ed eravamo già preparati a cambiare alcuni bus per arrivare a destinazione. Per fortuna il bus che abbiamo trovato alla frontiera andava diretto a San Pedro de Atacama in Cile, meno male, nella sfiga abbiamo avuto fortuna. Anche l’autista del bus era simpatico, e dopo alcune ore di viaggio ed una fermata a Calama per mangiare siamo arrivati a San Pedro de Atacama. Nel bus abbiamo conosciuto una signora simpatica che aveva un ostello, abbiamo contrattato con lei il prezzo ed il bus ci ha portato direttamente lì. Alla fine siamo arrivati a San Pedro de Atacama sani e salvi, i prossimi giorni visiteremo il deserto più arido del pianeta, il deserto di Atacama!!!!
Ciao ciao Bolivia!!!!!!!!!
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