Ci stiamo dirigendo verso nord ed ancora una volta lasciamo Argentina per entrare in Cile, Il nostro passaporto sta collezionando timbri a manetta!!! Il viaggio da Bariloche a Puerto Montt è durato 6 ore considerando anche il tempo che abbiamo perso alla frontiera per il controllo passaporti e bagagli. Anche questa volta alla frontiera ci hanno controllato che non avessimo alimenti di origine animale o vegetale ma al posto di farlo con lo scanner questa volta hanno usato un simpatico cane; il cane doveva essere all’inizio della sua carriera perché un po’ annusava le valigie ed un po’ si distraeva. Era divertente e faceva diventare matto il suo “capo” che ogni tanto doveva tirargli un giocattolo di maniera che si distraesse dalle valigie ( sembrava che volesse giocare con loro) e ritornasse poi ad annusarle. Il momento più bello è stato quando si è messo sotto il bus e non c’era maniera di farlo uscire.
Arrivati a Puerto Montt siamo andati a mangiare qualche cosa ed a verificare il prezzo delle auto a noleggio per andare all’isola di Chiloè. Puerto Montt è un importante punto di transito, un punto di connessione verso la Patagonia e un importante porto commerciale di salmone, commercio, che ha fatto crescere molto la città negli ultimi anni. Qui non c’è molto di interessante dal punto di vista turistico, basti pensare che i Cileni ad indicare la vita che c’è in questa città lo chiamano “Muerto Montt” che significa Morto Montt.
Ci siamo resi conto abbastanza in fretta che a Puerto Montt noleggiare una macchina era caro per il nostro budget così d’accordo anche con Alex abbiamo deciso di andare a Puerto Varas e verificare il prezzo del noleggio li. Tra latro Puerto Varas era una cittá che volevamo visitare ed anche dove Alex aveva trovato un bungalow (Cabaña) dove potevamo alloggiare. Così dopo aver preso un bus per noi un mini bus, di quelli che si usano per portare i bambini a scuola, siamo arrivati a Puerto Varas e siamo andati alla Cabaña che aveva trovato Alex (naturalmente gratis) questa volta era anche più grande della precedente dato che era per 6 persone e disposta su due piani. Si chiama Molino Viejo ed è a metà strada tra Puerto Varas e Llanquihue. Dopo aver lasciato i nostri zaini siamo andati in centro per verificare il prezzo del noleggio dell’auto e …… bingo!!!! Qui il noleggio era più accessibile, siiiiii potevamo andare a Chiloè in macchina!!!!
Con la tranquillità di tutto il mondo e la macchina già prenotata per il giorno successivo abbiamo deciso di vedere ciò che Puerto Varas aveva da offrirci. Puerto Varas è una città piccolina che si estende nelle sponde del lago Llanquihue e se il cielo è senza nuvole si può vedere il vulcano Osorno, noi non abbiamo avuto tanta fortuna e non siamo riusciti a vederlo. Puerto Varas è piccolina ma con un gran carattere ed una personalità forte. Come quasi sempre siamo arrivati in bassa stagione ed i turisti si contano sulle dita delle mani, anche questa volta abbiamo visitato quasi tutto in solitario. Ciò che per noi è stata la cosa migliore di Puerto Varas è stato camminare per le strade e respirare l’aria locale che si può trovare in ognuna di esse, meritano poi attenzione la quantità di case di legno tutte colorate che si possono trovare qui, alcune sono case storiche che furono costruite all’inizio degli anni 20 e sono simbolo dell’influenza tedesca che in Cile è molto forte, altre sono semplicemente case di persone che ci vivono ma sono tutte rigorosamente in legno e con colori distinti. Per trovare le case storiche solo basta seguire l’itinerario che è bene segnalato. Nelle strade si può apprezzare l’autenticità del posto e vedere come vive la gente, abbiamo assistito anche ad un trasloco in piena regola! La presenza Tedesca in Cile si può trovare anche nei cognomi delle persone che sono chiaramente d origine tedesca e così pure nella cucina, qui c’è una torta che si chiama Kuchen, buonissima!!!
Il giorno successivo, di buon mattino, siamo andati a prendere la macchina. Il proprietario del noleggio era una persona super tranquilla e nemmeno si è preoccupato di verificare i danni che aveva la macchina l’unica cosa che gli interessava era che la restituissimo con il serbatoio pieno. Quando Rachele ha visto la macchina si è un po’ preoccupata era una macchina decente ma tenuta in condizioni non molto buone, il signore le ha detto che la carrozzeria è così e così ma che la meccanica era perfetta, la macchina aveva 170 mila km pensate voi. Alla partenza ci siamo resi conto praticamente subito che il sedile di dietro faceva un rumore un po’ molesto ma ce la dovevamo tenere così, forza, incrociamo le dita e via Chiloè ci aspetta!!!!!!!!!!!!!!!
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