Eccoci qui, arrivati a Sao Paulo, la cui area metropolitana conta con 22,5 milioni di persone, qualche cosa di immenso! Prima di raccontarvi la nostra esperienza nella città più grande del Sud America, vogliamo rendervi partecipi del viaggio notturno in assoluto più turbolento che abbiamo avuto fin ora. Aspettando il bus per Sao Paolo a Foz d’Iguaçu, abbiamo conosciuto Cristian, un ragazzo di Barcellona che anche lui come noi sta viaggiando e che era diretto a Sao Paolo. Alle 8 della sera abbiamo preso la corriera e dopo più o meno mezz’ora abbiamo avuto la prima sorpresa non proprio positiva, ci fermò la polizia militare ed iniziarono a controllare tutto il bus, sedile per sedile, persona per persona per verificare se c’era della droga. Ciò che più ci ha dato fastidio è stata la maniera con la quale il polizia parlava con i passeggeri, in maniera molto poco cortese. Praticamente trattò un signore anziano ed due ragazzi inglesi come se fossero dei cani dando ordini e senza fare il minimo sforzo per andare incontro a dei poveri turisti che di portoghese non sapevano una mazza. Nemmeno Gábor si è potuto evitare il “massaggio” in tutto il corpo, parti intime comprese, che facevano ad alcuni passeggeri (sopratutto stranieri) per verificare se avevano armi o droga. Dopo questa ispezione pensavamo di poter seguire il nostro viaggio tranquillamente e poter dormire un po’ invece non fu così perché ci svegliarono nel sonno per un altro controllo, questa volta toccò alle valigie, ispezionarono i bagagli di alcune persone locali ed una signora abbastanza ignorante si pose a discutere con la polizia creando un sacco di confusione, c’era gente che saliva e scendeva del bus, gente che parlava forte e due donne che una volta finito il controllo di polizia si volevano perfino picchiare e volevano farlo anche dopo essere scese dal bus a Sao Paulo, uno show. BENVENUTI A BRASILE!!!!!! Speriamo che il resto del viaggio sia meno turbolento hahaha!!! Più tardi abbiamo saputo che c’e`un grande traffico di armi e droga attraverso la frontiera con il Paraguay, un paese dove sembra che i controlli siano quasi inesistenti, questa è la ragione per la quale la polizia fa tanti controlli in questa tratta.
Arrivati a Sao Paulo abbiamo preso il metro per incontrare una faccia amica in questo paese: Sandra. Sandra è una ragazza colombiana che ha vissuto a Padova per un periodo e che insegnava spagnolo a Rachele anni fa. Rachele era entusiasta di vedere Sandra dopo tanto tempo!! Sandra ci ha ospitato a casa sua nel quartiere Sumarè in un appartamento molto carino e luminoso con i sue due gatti super simpatici che si chiamano Kiwi e Lilica. Il metro di Sao Paolo e nuovissimo e pulitissimo, non avevamo mai visto un mezzo di trasporto pubblico tanto buono. Nel cammino che ti porta a casa di Sandra c’è un banchetto dove vendono l’acqua di cocco che ci è piaciuta moltissimo e non potevamo fare a meno di comperare almeno un bicchiere tutte le volte che ci passavamo davanti. Per estrarre l’acqua si fa un buco nel cocco e si mescola con ghiaccio e si beve l’acqua di cocco fresca, buonissima e, a quanto dicono da queste parti anche sanissima!!!! Con Sandra siamo andati a mangiare in un ristorante nel quartiere Sumarè ed abbiamo provato la nostra prima Feijoada, una zuppa di fagioli e carne tipica di qui, abbiamo anche bevuto dei centrifugati di frutta buonissimi. Il pomeriggio siamo andati a vedere il parco Ibirapuera un parco grandissimo in cui c’è un sacco di gente che fa sport; abbiamo visto persone correre, pattinare, con skateboard, passeggiare, ragazzi giocare a basket ed abbiamo avuto al controprova che a Sao Paulo c’è un miscuglio di razze incredibile e che ci sono un sacco di persone di origine giapponese perché ci fu forte immigrazione.
Il giorno successivo a causa della difficoltà per prenotare i voli in Brasile via internet (se sei straniero non ce la fai nemmeno morto) abbiamo passato quasi tutta la giornata in casa, meno male che alla fine Sandra si è offerta di comperarci i voli e poi noi glieli abbiamo pagati. Con il suo aiuto non solo abbiamo comprato i voli ma abbiamo anche deciso il percorso che faremo in Brasile. Sandra, la nostra agente di viaggi privata, ci ha aiutato molto. Alla fine abbiamo prenotato un volo da Rio de Janeiro a Salvador de Bahia ed un altro da Salvador a Fortaleza. Qui le distanze sono enormi e viaggiare in bus significano molte ore di bus ed in più è anche più caro dell’aereo perché le compagnie aeree low cost fanno offerte molto convenienti. Quel giorno siamo usciti solo per comperare della frutta al mercato; abbiamo comperato papaia, banane, ananas, anguria, maracuia, e cirimoia tutto buonissimo!!!! La frutta in Brasile è ipermega buona ed abbiamo deciso che sarà uno degli alimenti base della nostra dieta in questo paese. Poi, verso sera abbiamo provato ad uscire un’altra volta ma appena abbiamo messo il naso fuori dalla porta abbiamo visto che il cielo era di un nero che poche volte si vede tanto nero, così abbiamo girato i tacchi e siamo rientrati a casa.
Alla fine ha piovuto ma nulla di particolare, dal colore del cielo sembrava si scatenasse una bufera invece nulla di grave solo un po’ di pioggia. Alla sera siamo andati a cenare in un ristorante giapponese, in cui c’era menu self service e si poteva mangiare tutto quello che si voleva ad un prezzo accessibile. Rachele si è riempita di temakis e makis.
Il giorno dopo, è arrivato il momento di visitare il centro storico così abbiamo iniziato per la Via Paulista, che è la strada più importante della città con edifici altissimi, per lo più banche. Abbiamo anche visto atterrare un elicottero sopra un tetto. Sandra poi ci ha raccontato che Sao Paolo ha la flotta di elicotteri privati più grande del mondo, seconda solo dopo New York. Siamo poi arrivati al centro vero e proprio, qui ci sono dei contrasti incredibili, ci sono palazzi molto belli ed antichi ed al lato ci sono palazzi tipo favela dove non ci sono finestre di vetro ed al loro posto ci sono tavole di legno che la gente usa per chiudere le finestre, e sono molto ma molto sporchi. In centro abbiamo visitato la cattedrale del Sè, il monastero San Bento, e siamo andati in cima all’edificio Altino Arantes che è un grattacielo. Dalla cima di questo edificio si può vedere un fantastico panorama della città e ti rendi conto che quando vedi la linea dell’orizzonte ci sono ancora palazzi e che la città continua anche più in la dell’orizzonte e della tua visione; questo ti fa capire le dimensioni di questa città. Lo spettacolo te lo puoi godere solo per 5 minuti perché la terrazza è piccola e ci sono molte persone che vogliono vederlo, si entra gratis previo registro di documenti e si deve fare una coda abbastanza lunga perché salgono solo 5 persone alla volta, ma ne vale la pena.
Ci avevano raccomandato di non andare in centro il fine settimana, perché è pericoloso dato che i commerci sono chiusi ed in centro rimangono solo le persone povere. Si dice cha Sao Paolo è una città pericolosa, a noi è sembrata pericolosa forse un po’di più di una grande città europea ma non certo tanto come ce lo avevano descritto. Siamo andati anche al mercato dove abbiamo mangiato il tipico panino con la mortadella solo che questo era un panino caldo ed aveva tipo mezzo hg di mortadella dentro, quasi non ci stava dentro la bocca hahaha!!! Ad ogni modo ce lo siamo pappati tutto!!!! Abbiamo continuato la nostra visita alla città con la zona di Luz dove c’è il famoso Museo della Lingua Portoghese che si trova in una parte di una stazione ferroviaria il cui palazzo è molto antico e molto bello, peccato però che tutto attorno l’ambiente non sia poi così piacevole.
Sandra ci ha detto che stanno cercando di rendere il quartiere migliore smantellando case favelas e costruendo edifici nuovi. La nostra visita al centro terminò con la strada 25 di Marzo dove ci sono un sacco di negozi che vendono di tutto e c’è un sacco di gente, insomma un bell’ambiente divertente e piacevole. L’ultima cosa che veramente volevamo vedere prima di andarcene era la zona dei graffiti vicino a casa di Sandra, così prima di rientrare a casa e prima che se ne andasse il sole siamo andati a fare il giro. E’ una zona in cui delle persone hanno iniziato a fare graffiti e poi il comune gli ha dato il permesso, così oggi ce ne sono un sacco e vengono cambiati molto spesso. Ci è piaciuto moltissimo.
La nostra giornata si concluse con una pizza Brasiliana in cui sopra ci mettono di tutto e che con 4 pezzi sei già più che pieno.
L’ultima mattina Sandra ci ha portato a fare una passeggiata nella strada Avenida Faria Lima, un’altra strada simile alla Via Paulista, qui siamo entrati in un centro commerciale super lusso; la crescita economica qui in Brasile sta creando una classe molto ma molto ricca. Per pranzo invece siamo andati al SESC che è tipo un centro culturale patrocinato da imprese private (chi lavora per le imprese private per legge ogni mese deve pagare una tassa per il SESC) dove fanno molte attività e dove si può mangiare ad un buon prezzo. Questo edificio è molto importante dal punto di vista architettonico, architetti di tutto il mondo vengono a vederlo, Noi grazie all’aiuto di Sandra, che è un architetto, abbiamo potuto apprezzarlo e non dire come molti, che è un edificio brutto. Un’altra volta è arrivata l’ora dei saluti; Sandra grazie 1000 della tua ospitalità, per aver condiviso con noi la tua Sao Paulo e di tutto l’aiuto che ci hai dato!!!!! Speriamo non passino altri 8 anni prima di rivederci ancora!!!!
La spiaggia ci aspetta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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