Quando si arriva a Luang Prabang, venendo dal nord del Laos, l’impatto dovuto all’abissale differenza con il resto del paese è scoccante. Sembra di essere arrivato in “terra straniera” dentro dello stesso paese. Percorrendo alcune strade per cercare alloggio ci si rende subito conto che qui le case sono tutte belle, non ci sono molte case semplici come quelle che avevamo visto fino ad ora. Anche gli ostelli sono belli e cari, noi ne abbiamo trovato buono per un prezzo decente con acqua calda e wi-fi.
Siamo rimasti quattro notti a Luang Prabang e se qualcuno ci chiede cosa abbiamo fatto sarà difficile raccontare molte cose. Ci siamo goduti una città nella quale si riconosce chiaramente l’impronta della dominazione francese. L’architettura ricorda una città francese; ci sono varie scuole bilingue ed un ambiente è molto occidentale con molti bar e ristoranti; cosa che dopo un po’ di tempo di viaggio in luoghi isolati e poveri fa anche piacere trovare.
La città è anche un centro buddista molto importante, ci sono bei templi e monasteri da tutte le parti. Noi siamo andati a vedere solo quelli minori in cui non si paga l’entrata.
Un pomeriggio alle 18.00, ora in cui i monaci pregano e cantano, siamo andati in alcuni templi e ci siamo messi ad ascoltare le loro preghiere ed i loro canti. Anche noi eravamo in posizione di preghiera, più che altro in segno di rispetto. I monaci furono molto contenti di vedere che alcuni turisti prendevano parte alle loro preghiere. Ci piacque molto vedere come questi monaci, la maggior parte giovani, pregano tutti assieme. E ci fece un certo che vedere che ci sono tanti monaci molto giovani alcuni dei quali avranno circa 10 anni.
Dato la grande quantità di monaci nella città il colore arancione inonda le strade, ce ne sono dappertutto. Si possono vedere mentre attraversano in fila indiana ponti di bambù, camminano nelle strade, vanno a scuola, a pranzo etc.. sono perfettamente in simbiosi con la città. Diciamo che Luang Prabang senza di loro non sarebbe più la stessa.
Nelle sponde del Mekong si può fare una passeggiata ed oltre a bar e ristoranti notturni ci sono molti ristoranti per pranzare. Meno male che ce ne sono alche di economici, così quasi tutti i giorni facevano una passeggiata nelle sponde del fiume de andavamo a mangiare minestra o noodles con verdura con un panorama davvero particolare (il fiume Mekong) come sottofondo.
Un’altra attrazione abbastanza turistica della città è il mercato notturno, dove la maggior parte dei venditori offrono prodotti di artigianato dai mille colori. Ciò che più ci piacque del mercato é stata ovviamente la parte relativa al cibo. In una strada perpendicolare alla strada principale ci sono vari posti in cui si può mangiare a buffet per 1 eur., si mette tutto quello che ci sta in un piatto stile montagna. La carne ed il pesce, anche se sono lo stesso economici, non sono inclusi. Una sera per festeggiare il fatto di essere a Luang Prabang ci siamo comprati un piatto del buffet ed un pesce freschissimo cucinato alla griglia che era buonissimo per soli 2.5 eur; non male vero?
La cosa più speciale di questa città è che ogni mattina verso le 6 i monaci escono nelle strade in file lunghissime per raccogliere le offerte di cibo che la gente gli dá. Nella strada principale ci sono moltissimi turisti che assistono all’evento, noi per fortuna ci siamo messi in una strada secondaria dove abbiamo potuto godere di questo rituale in tranquillità.
Per completare il rilassamento, ci siamo fatti qualche massaggio laotiano con aromi essenziali, un po’ più leggero del tailandese e di conseguenza più rilassante!
Salutiamo Luang Prabang, dove sicuramente non siamo cresciuti culturalmente né abbiamo fatto molta attività fisica ma ci portiamo un gran ricordo di questa città molto accogliente dove nonostante i turisti, si possono trovare luoghi per rilassarsi.
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