Scritto da Rachele Cervaro
La città di Padova è uno dei luoghi con più storia e personalità del nord Italia, e per me ha un valore davvero speciale. Si trova a soli 20 chilometri da dove vivevo prima di trasferirmi in Spagna ormai più di vent’anni fa, quindi potrei dire che fa parte del mio paesaggio personale. Ho trascorso innumerevoli giornate tra Padova e Venezia, due città molto diverse ma profondamente legate nei miei ricordi. Per questo, oltre a raccontarti cosa vedere a Padova, voglio trasmetterti anche il legame affettivo che ho con lei.
Padova è una città universitaria con un’energia tutta sua. Le strade sono sempre animate da studenti, biciclette che sfrecciano, chiacchiere sotto i portici e caffè pieni di vita. Spesso rimane all’ombra di Venezia negli itinerari turistici, ma credimi: merita di avere un posto tutto suo in qualunque viaggio nella regione del Veneto.
Inoltre, Padova è anche la città di Sant’Antonio, uno dei santi più venerati nel mondo cristiano. Ogni volta che viaggio e entro in una chiesa, trovo la sua immagine e mi sento subito riportato a Padova. È una sensazione difficile da spiegare, ma vedere Sant’Antonio in luoghi così lontani mi fa sentire più vicino a casa.
Ma basta chiacchiere. Ti lascio quelle che, secondo me, sono le 12 cose imperdibili da vedere e fare a Padova. Spero che, finita la lettura, avrai la stessa voglia di conoscerla che ho io di tornarci.
🌟 Cosa vedere a Padova – 12 luoghi imperdibili
⛪ 1. Basilica di Sant’Antonio, il cuore spirituale di Padova
Non c’è dubbio: la Basilica di Sant’Antonio è il monumento più importante di Padova. Oltre a essere un’opera architettonica imponente, è anche un punto di pellegrinaggio per migliaia di persone che ogni anno vengono a rendere omaggio a uno dei santi più venerati del mondo cristiano. Per me, che porto Padova nel cuore, questa basilica è un simbolo che va oltre il lato religioso: è un luogo che collega profondamente con la storia e l’anima della città.
Ma… chi era Sant’Antonio? Anche se molti lo associano subito all’Italia, in realtà era portoghese, nato in una famiglia nobile di Lisbona. Entrò nell’ordine francescano e, dopo varie tappe, si stabilì a Padova, dove morì molto giovane, a soli 35 anni. La devozione che suscitò fu tale che meno di un anno dopo la sua morte fu già canonizzato. In effetti, si tratta di una delle canonizzazioni più rapide della storia della Chiesa. Per scoprire la storia di Sant’Antonio, la sua basilica e i principali monumenti della città, non c’è niente di meglio che partecipare a un tour privato di Padova.

A Sant’Antonio sono attribuiti molti miracoli, ma ce n’è uno che spicca: il suo dono di ritrovare gli oggetti smarriti. È per questo che ancora oggi molti gli rivolgono una preghiera quando perdono qualcosa. È famoso anche per un momento speciale della sua vita spirituale: secondo la tradizione, un giorno mentre pregava gli apparve il Bambino Gesù e lo tenne tra le braccia. Per questo è comune vedere statue o immagini di Sant’Antonio con il Bambino in braccio, una raffigurazione che ho trovato in chiese di mezzo mondo… e che mi fa sempre pensare a Padova.
La basilica che custodisce le sue reliquie cominciò a essere costruita nel 1238 e fu completata intorno al 1310. L’edificio unisce elementi gotici, rinascimentali e barocchi, ma ciò che colpisce di più a prima vista è la facciata in mattoni, sobria e possente, e le cupole che la sormontano, che ricordano più una chiesa ortodossa che una italiana. All’interno, ti consiglio di visitare con calma la cappella dove si trovano le spoglie del santo, situata sul lato nord del tempio. Oltre alla chiesa, non perderti i tre chiostri che si trovano accanto alla basilica.
🎨 2. Cappella degli Scrovegni, un capolavoro dell’arte gotica
Dal punto di vista artistico, pochi luoghi in Italia mi hanno colpito tanto quanto la Cappella degli Scrovegni. Non è solo una delle grandi meraviglie di Padova, ma un autentico capolavoro dell’arte medievale europea. Si trova nel Parco dell’Arena, una zona piacevole per passeggiare, ma ciò che attira qui visitatori da tutto il mondo sono i affreschi che decorano l’interno della cappella: un’opera magistrale del grande Giotto di Bondone.
Questa piccola chiesa fu costruita da Enrico Scrovegni all’inizio del XIV secolo, con l’intento di redimere l’anima di suo padre, un ricco usuraio la cui fama (e fortuna) non erano proprio immacolate. Enrico decise di investire nell’arte come forma di espiazione, e il risultato fu questo straordinario ciclo di affreschi che, dopo più di 700 anni, continua a lasciarci senza parole.
L’antico Palazzo degli Scrovegni, che sorgeva accanto, non esiste più. Ma la cappella si è conservata come un tesoro assoluto. Quello che troverai all’interno non è semplicemente una serie di dipinti religiosi, ma un ciclo narrativo completo che racconta episodi della vita della Vergine e di Cristo, con un’intensità espressiva e un’umanità che all’epoca erano rivoluzionarie. Giotto introdusse emozioni reali nei volti, movimento nei corpi, profondità nelle scene… qualcosa che cambiò per sempre la storia dell’arte.
E poi c’è il colore, certo. Quel blu intenso che domina molte scene, e che in Italia chiamiamo affettuosamente blu Giotto, il blu di Giotto. È un colore che non si dimentica facilmente, una specie di cielo eterno che ti avvolge da quando entri fino al momento di uscire.
C’è da sapere, però, che la visita è molto controllata per proteggere questi fragili affreschi. È obbligatorio prenotare in anticipo (online), perché fanno entrare solo piccoli gruppi in orari precisi. Prima di accedere alla cappella si passa qualche minuto in una sala climatizzata per stabilizzare la temperatura corporea ed evitare che l’umidità danneggi gli affreschi. All’interno non è permesso scattare foto, cosa che alla fine aiuta a godersi il momento con più attenzione e calma.
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🌳 3. Prato della Valle, il cuore verde di Padova
Anche se Padova non è una città molto grande, nasconde più di una sorpresa. Una delle più impressionanti —sia per chi la visita per la prima volta sia per chi, come noi, le è già affezionato— è il Prato della Valle, un’enorme piazza ellittica che, con i suoi 90.000 metri quadrati, è la piazza più grande d’Italia. Non solo: è anche tra le più ampie d’Europa. Per farti un’idea delle dimensioni, è quasi il doppio di Piazza San Pietro a Roma.
Ma al di là dei numeri, ciò che rende speciale il Prato della Valle è la sua atmosfera. È uno spazio aperto, circondato da un canale con ponti e statue, con un grande parco centrale dove le persone si sdraiano a leggere, fanno picnic o si ritrovano con amici al tramonto. Ci piace passare di qui ogni volta che torniamo a Padova e, se il tempo lo permette, stenderci sull’erba e osservare l’ambiente. Se sei fortunato e sei in città di sabato, puoi visitare il tradizionale mercatino, che riempie tutto il perimetro con bancarelle di abbigliamento, accessori, cibo e un’atmosfera molto locale.
Una delle cose che mi colpì di più all’inizio —e che fece molto ridere Gábor— è che i padovani non la chiamano piazza, ma prato. E non è solo un modo di dire: appena c’è bel tempo, vedrai studenti e intere famiglie occupare il prato come fosse un parco pubblico, con biciclette parcheggiate ovunque e qualche chitarra che suona in sottofondo.
L’intera area è circondata da 86 statue di personaggi illustri, molti legati alla storia della città o della regione del Veneto. E proprio sullo sfondo si erge la Basilica di Santa Giustina, una chiesa barocca imponente che può confondere chi arriva per la prima volta, perché le sue dimensioni fanno pensare che sia la basilica principale di Padova. In realtà, la basilica di Sant’Antonio si trova poco più avanti. La sola presenza di Santa Giustina in una “piazza secondaria” mostra quanto fosse importante la città nei secoli, sia dal punto di vista religioso sia culturale.
🍋 4. Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta, l’anima quotidiana di Padova
Una delle cose che amo di più di Padova è che, nonostante i monumenti importanti e secoli di storia, il vero fascino della città si trova nella vita quotidiana. Pochi luoghi lo mostrano così bene come le Piazza delle Erbe e della Frutta, sempre animate, con conversazioni e profumo di prodotti freschi.
Queste piazze sono nel cuore del centro storico, una accanto all’altra, separate solo da uno degli edifici più iconici della città: il Palazzo della Ragione. Questo imponente edificio medievale, un tempo sede del tribunale, funge da passaggio coperto tra le due piazze. È bello anche solo da vedere dall’esterno, con il grande soffitto curvo in legno, ma vale la pena entrare per ammirare la sala interna.
La parte più autentica però è all’esterno: ogni mattina (tranne la domenica) le piazze si trasformano in un mercato all’aperto con bancarelle di frutta, verdura, salumi, formaggi, fiori, abbigliamento e utensili da cucina. È uno dei mercati più antichi d’Europa ancora attivo dalla fine del Medioevo. Passeggiare qui è come fare un viaggio nel tempo, con quell’energia tipicamente italiana delle città universitarie.
Quando torno a Padova, passo sempre di qui almeno una volta. Amo quel momento in cui i venditori gridano le loro offerte mentre i clienti —dalle nonne padovane agli studenti— curiosano tra i prodotti. Se visiti le piazze nel pomeriggio, l’atmosfera cambia, ma resta viva. All’ora dell’aperitivo, le terrazze si riempiono di persone che chiacchierano e sorseggiano qualcosa.
Abbiamo una piccola tradizione: quando siamo in città, ci piace sedersi al Bar Nazionale, proprio in Piazza delle Erbe, e prendere uno spritz Aperol —il classico per eccellenza— accompagnato da un tramezzino caldo. Una semplice abitudine che ci fa sentire parte del ritmo della città.
🕍 5. Cattedrale di Padova e il sorprendente battistero
C’è una curiosità a Padova: a differenza di molte altre città italiane, la Cattedrale (il Duomo) non è il tempio più famoso né più visitato. Quel ruolo spetta indiscutibilmente alla Basilica di Sant’Antonio. Tuttavia, anche il Duomo merita una visita, soprattutto per quello che si trova accanto.
La piazza dove si trova il Duomo è tranquilla, elegante, con quell’aria sobria che caratterizza molte piazze storiche. La facciata in mattoni può sembrare discreta, soprattutto a confronto con altre chiese monumentali, ma vale la pena entrare per ammirare l’interno ampio, luminoso e dalla serenità tipica del Rinascimento.
La vera sorpresa è il battistero di San Giovanni Battista, proprio accanto. Questo piccolo edificio circolare, dall’aspetto esterno modesto, è una gemma nascosta e una delle grandi opere dell’arte sacra medievale del nord Italia.
L’interno è completamente decorato con un ciclo di affreschi realizzato da Giusto de’ Menabuoi nel XIV secolo. Le pitture raccontano scene dell’Antico e del Nuovo Testamento, con particolare attenzione alla vita di Gesù, creando un insieme narrativo ricco di dettagli e colori. L’elemento più impressionante è la grande cupola, dove Giusto ha dipinto un Cristo Pantocratore circondato da una spirale di angeli e santi. Guardando il soffitto, è impossibile non restare a bocca aperta.
🕰️ 6. Piazza dei Signori e l’orologio astronomico
Proseguiamo il giro con una delle piazze più eleganti della città: la Piazza dei Signori. In una città dove le piazze sono così centrali nella vita quotidiana, questa ha un fascino particolare, un’aria signorile che la distingue.
La prima volta che la visitai fu durante un mercatino natalizio, e ricordo bene come le casette di legno e le luci decorative contrastassero con l’architettura rinascimentale che circonda la piazza. C’era musica dal vivo, l’odore di castagne arrostite e la nebbia invernale: sembrava uscita da un film italiano degli anni ’50.
Al centro spicca il grande orologio astronomico, uno dei simboli storici di Padova. Risale al XIV secolo e il meccanismo è ancora visibile. Oltre a segnare l’ora, mostra le fasi lunari, le costellazioni dello zodiaco e la posizione del sole. Nel progetto originale mancava il segno della Bilancia, generando molte teorie: alcuni pensano a un errore, altri a una scelta simbolica.
Ai lati della piazza si trova la Loggia della Gran Guardia, elegante struttura rinascimentale che sembra fluttuare sui portici. All’interno ospita sale affrescate e spesso esposizioni temporanee di arte, fotografia o storia locale. L’ingresso è gratuito, quindi se hai tempo, vale la pena visitarla.
🚶 7. Passeggiare sotto i portici di Padova
Una delle cose che amo di più a Padova —e che condivide con altre città del Veneto come Vicenza o la mia città natale, Piove di Sacco— è la grande quantità di edifici porticati nelle strade. I portici danno un carattere unico al centro storico e sono utili per proteggersi dalla pioggia o dal sole. In più di un’occasione abbiamo fatto lunghe passeggiate asciutti mentre fuori pioveva.
Tra le vie porticate più belle ci sono la Via San Francesco e la Via Zabarella, che attraversano il cuore del centro storico. La prima collega la zona della Basilica del Santo con altre aree del centro, con negozi locali, panetterie e piccole tabaccherie. La seconda, più raccolta e silenziosa, passa tra edifici rinascimentali e angoli del centro medievale dal fascino particolare.
🌇 8. Ammirare il tramonto sui canali di Padova
No, non ti sei confuso: la città veneta famosa per i canali è Venezia, non Padova. Tuttavia, Padova ha i suoi canali, e anche se non sono eleganti o fotogenici come quelli della Serenissima, hanno un fascino particolare. Qui non aspettarti gondole o palazzi barocchi riflessi sull’acqua: i canali di Padova raccontano una storia diversa, più semplice e quotidiana.
Questi canali non sono stati pensati per il turismo, e si nota: sono sobri, a volte un po’ decadenti, ma autentici. Per secoli hanno svolto un ruolo essenziale nel commercio cittadino, perché Padova era collegata alla laguna veneziana e al fiume Brenta tramite una fitta rete di vie fluviali. Lì passavano barconi carichi di merci, dai prodotti agricoli ai tessuti e materiali da costruzione.
Oggi la maggior parte dei canali non è più utilizzata per scopi pratici, ma resta parte del paesaggio urbano. A noi piace passeggiare verso sera lungo il canale Piovego o nei dintorni del quartiere Portello, una delle zone più autentiche della città con un’atmosfera giovane e studentesca.
🕎 9. Passeggiare nell’antico ghetto ebraico di Padova
Il Ghetto di Padova è uno di quei luoghi che, spesso trascurati dai turisti, raccontano una storia profonda. Questo antico quartiere ebraico fu delimitato nel XVII secolo, quando la comunità ebraica dovette vivere separata dal resto della città. Il ghetto era chiuso da porte che si aprivano solo di giorno e si serravano la sera. Nonostante queste restrizioni, la comunità fiorì, lasciando una traccia significativa nella storia cittadina.
Oggi il ghetto è formato da cinque stradine tranquille, quasi malinconiche, dove si possono vedere targhe commemorative in ebraico e resti storici come la sinagoga di rito italiano, piccola ma molto bella e ancora attiva. È possibile visitarla, ma solo in orari specifici. Sul selciato davanti ad alcune case si notano delle pietre dorate, gli Stolpersteine, piccoli monumenti in ricordo degli abitanti ebrei deportati durante l’Olocausto.
🎓 10. Università di Padova e Teatro Anatomico: un viaggio alle origini della scienza
Dopo Sant’Antonio, il luogo più noto di Padova è probabilmente la sua università. La Università degli Studi di Padova, detta anche Università Patavina, fu fondata nel 1222 e da allora è stata un centro culturale e intellettuale di grande rilievo. Ancora oggi la città vive di studenti e attività legate alla cultura e alla scienza.
Per secoli l’università è stata un faro di pensiero libero e innovativo. Tra i grandi nomi che hanno insegnato o studiato qui ci sono Niccolò Copernico e Galileo Galilei. Un fatto notevole è che fu la prima università a conferire un titolo accademico a una donna: Elena Cornaro Piscopia, dottore in Filosofia nel 1678.
La sede principale è il Palazzo del Bo, simbolo dell’università. Da non perdere il celebre Teatro Anatomico, considerato il più antico al mondo. Una struttura in legno a imbuto rovesciato da cui gli studenti osservavano le dissezioni reali dei cadaveri, rivoluzionando l’insegnamento della medicina nel XVI secolo.
🌿 11. Orto Botanico di Padova: un angolo verde con oltre 450 anni di storia
Padova sorprende continuamente. Qui si trova il Giardino Botanico più antico del mondo ancora nella sua sede originale: l’Orto Botanico di Padova, fondato nel 1545 e dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Il giardino ospita più di 6.000 specie di piante, molte catalogate per uso medicinale o provenienza geografica. Ci ha colpito la cura con cui è mantenuto e i cartelli in legno scritti a mano, che conservano un’atmosfera autentica come se nulla fosse cambiato nei secoli.
☕ 12. Caffè Pedrocchi, un luogo storico dove gustare un caffè
A Padova anche prendere un caffè può essere un’esperienza storica. Il Caffè Pedrocchi, il più antico della città, è stato a lungo un punto di riferimento della vita intellettuale e politica.
L’edificio neoclassico del XIX secolo, progettato da Giuseppe Jappelli, colpisce già dall’esterno con colonne e statue. Fino al 1916 restava aperto 24 ore su 24, da qui il soprannome “il caffè senza porte”. Al suo interno, tra sale in stile egizio, greco e pompeiano, si respira ancora il clima di dibattito e apertura che lo rese celebre, frequentato da studenti, docenti, scrittori e politici.
Oggi non apre più di notte, ma il fascino e la storia restano. La specialità è il caffè Pedrocchi alla menta e crema, che abbiamo assaggiato personalmente durante la nostra visita.
🗺️ Mappa dei luoghi imprescindibili di Padova
🕒 Itinerario per visitare Padova in un giorno
Ecco un percorso piuttosto intenso per vedere i luoghi principali della città in sole 24 ore. Camminando con un po’ di ritmo è possibile visitare i punti più significativi e godersi l’atmosfera di Padova.
👉 Mattina: storia, arte e spiritualità
1. Basilica di Sant’Antonio
Inizia presto dal luogo simbolo della città. La basilica mescola stili gotico, rinascimentale e barocco. Passeggia con calma tra i chiostri e visita la cappella con le spoglie di Sant’Antonio.
2. Prato della Valle
A soli cinque minuti a piedi dalla basilica, troverai questa enorme piazza ellittica. Passeggia lungo i ponti, osserva le statue e scatta qualche foto con la Basilica di Santa Giustina sullo sfondo. È un ottimo luogo per respirare l’atmosfera locale.
3. Orto Botanico di Padova
Accanto al Prato della Valle si trova il giardino botanico più antico del mondo. Una visita di 30-40 minuti permette di ammirare le oltre 6.000 specie di piante e la cura dei dettagli storici.
4. Università di Padova – Palazzo del Bo
Raggiungi il centro storico e visita uno dei centri culturali più importanti d’Europa. Vale la pena prenotare la visita guidata al Teatro Anatomico, dove insegnarono Copernico e Galileo, e dove fu conferito il primo titolo universitario a una donna.
👉 Mezzogiorno: mercati, vita locale e pranzo
5. Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta
Queste piazze gemelle si trovano a pochi passi dall’università. Passeggia tra i banchi del mercato, approfitta dell’atmosfera vivace e gusta uno spritz con un tramezzino caldo al Bar Nazionale.
6. Palazzo della Ragione
Non perdere l’interno medievale di questo edificio che separa le due piazze. Il salone con i suoi affreschi è uno spazio sorprendente da esplorare.
7. Piazza dei Signori
Prosegui verso un’altra piazza centrale. Qui si trova l’orologio astronomico del XIV secolo e la Loggia della Gran Guardia, che ospita spesso esposizioni temporanee gratuite.
👉 Pomeriggio: arte e passeggiate
8. Cappella degli Scrovegni
Prenota l’ingresso intorno alle 14:00-14:30. Gli affreschi di Giotto sono un capolavoro europeo. Le visite sono a gruppi ridotti e non è permesso fotografare.
9. Duomo di Padova e Battistero
Rientrando verso il centro, visita la cattedrale e il vicino battistero con gli affreschi di Giusto de’ Menabuoi, tra i più interessanti della città.
10. Ghetto ebraico
A poca distanza dal Duomo, passeggia per questo quartiere storico. Osserva le targhe commemorative e la sinagoga, un angolo meno turistico ma ricco di memoria storica.
👉 Pomeriggio-sera: chiusura con atmosfera locale
11. Canali di Padova
Prima del calar del sole, concediti una passeggiata lungo i canali. Pur non essendo famosi come quelli di Venezia, offrono un fascino discreto e suggestivo, soprattutto al tramonto.
12. Caffè Pedrocchi
Concludi la giornata come i padovani da più di un secolo: con un caffè o un cocktail al Caffè Pedrocchi. Siediti in una sala storica o in terrazza e assapora l’atmosfera unica di questo luogo.
🛏️ Dove dormire a Padova
Padova offre soluzioni per tutti i tipi di viaggiatori: da piccoli hotel con fascino nel centro storico a sistemazioni moderne vicino alla stazione o all’area universitaria. Ecco alcune opzioni consigliate per un soggiorno piacevole in città.
🌇 Hotel di charme e posizione centrale
- Le Camp Suite & Spa: Hotel elegante in pieno centro, vicino a Piazza delle Erbe, con spa per rilassarsi dopo una giornata di visite.
- Hotel Majestic Toscanelli: Struttura storica nel cuore del quartiere ebraico, immersa in strade con carattere e atmosfera autentica.
💼 Hotel di fascia media e buon rapporto qualità-prezzo
- Hotel Al Prato: A pochi passi da Prato della Valle, in zona tranquilla e ben collegata. Camere confortevoli e gestione familiare.
- Hotel Europa: Vicino al Palazzo della Ragione e al centro storico, comodo per spostarsi a piedi.
- Hotel Igea: Sistemazione semplice e funzionale vicino all’ospedale e all’università.
💰 Opzioni economiche e B&B
- Casa Giotto: Sistemazione economica a pochi minuti dal centro, con camere pulite e atmosfera familiare.
- Scrovegni Room & Breakfast: Piccolo B&B vicino alla Cappella degli Scrovegni, semplice ma ben posizionato e con colazione casalinga.
💡 Consigli pratici
- Quartieri consigliati: Il centro storico è ideale per essere vicino ai principali monumenti e piazze. Anche le zone intorno a Prato della Valle o alla stazione sono comode se serve usare i mezzi pubblici.
- Trasporti: Padova si visita facilmente a piedi, ma ci sono tram e autobus urbani per spostarsi più velocemente. La stazione collega bene la città a Venezia, Verona e Bologna.
- Prenotazioni: Essendo una città universitaria e culturale, in primavera, durante i ponti o eventi accademici conviene prenotare con anticipo.
🍝 Dove mangiare a Padova: ristoranti e locali
Padova offre una scena gastronomica vivace. È possibile assaggiare piatti tipici del Veneto senza spendere troppo. Ecco alcuni locali che abbiamo provato e consigliamo per qualità e atmosfera.
- Osteria L’Anfora: Vicino al Ghetto, propone cucina casalinga e vini locali. Da provare i bigoli al ragù d’anatra.
- Trattoria al Fungo: Vicino a Prato della Valle, offre piatti veneti in un ambiente familiare. Gnocchi con formaggio Asiago e funghi molto apprezzati.
- Bar Nazionale: Perfetto per l’aperitivo in Piazza delle Erbe. Consigliato uno spritz con un tramezzino caldo.
- Pasticceria Biasetto: Famosa per pasticceria premiata a livello internazionale. Ideale per merenda o dolci da portare a casa.
👨👩👦 Padova con bambini
Anche con i più piccoli, Padova offre attività interessanti e spazi verdi.
- Prato della Valle: Ampio spazio per correre, fare picnic o rilassarsi. I bambini apprezzano ponti e statue.
- Orto Botanico di Padova: Diversità di piante e piccoli vivai da scoprire. Alcuni pannelli sono adatti anche ai bambini.
- Museo della Natura e dell’Uomo: Museo interattivo con scheletri, minerali e diorami, ottimo se piove o fa troppo caldo.
- Passeggiata in tram: Semplice ma divertente, permette ai bambini di spostarsi senza stancarsi troppo camminando.
Padova è una di quelle città che conquista senza clamore. Non ha il nome di altre grandi città italiane, ma passeggiando per le sue piazze, sotto i portici infiniti o seduti sull’erba di Prato della Valle, si percepisce un luogo molto speciale. Spero che questa guida ti aiuti a organizzare il tuo percorso e, soprattutto, che tu possa goderti Padova quanto me ogni volta che ci torno.
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