Avete presente quando vi mandano in culo al mondo???? Bhe, noi ci siamo stati!!
Siamo in camino verso Puerto Natales in Cile, ci aspettano 14 ore di viaggio e non possiamo smettere di pensare ai giorni passati nella città più a sud del mondo: Ushuaia. Ushuaia ci è rimasta nel cuore a parte per i paesaggi stupendi che abbiamo visto soprattutto per aver condiviso questi giorni con Maria, la signora che ci ha ospitato.
Siamo arrivati a Ushuaia mercoledì pomeriggio. Maria ed i suoi nipotini (Abril e Franco) ci aspettavano all’aeroporto con un cartello con i nostri nomi. Non dimenticheremo mai la conversazione che Maria ci raccontò di aver avuto con i nipotini prima del nostro arrivo. I bambini le chiesero chi stesse aspettando e lei rispose che aspettava degli amici , e loro un po’ confusi le dissero:”ma se sono dei tuoi amici perché hai un cartello con i loro nomi?” E quando Maria gli rispose che era perché tuttavia non ci conosceva i bambini rimasero alquanto confusi. Pensiamo che questa conversazione riassuma lo spirito di Maria che tanto ci è piaciuto in questi giorni e con la quale siamo stati talmente bene che salutarci è stato un po’ difficile.
Maria è un avvocato in pensione che dedica parte della sua vita cercando di migliorare il mondo. E’ una persona molto attiva nella lotta per i diritti umani soprattutto quelli delle donne, tanto che fa parte del partito per la protezione dei diritti umani. Purtroppo, in alcuni paesi del Sud America ci sono ancora molte manifestazioni di maschilismo e violenza sulle donne.
Il primo pomeriggio che abbiamo trascorso a Ushuaia Maria ci accompagnò a comperare i biglietti per il nostro prossimo destino Puerto Natales, (qui in questo momento è alta stagione e per non rischiare di rimanere a piedi bisogna prenotare in anticipo). Poi ci accompagnò in un posto appena fuori della città dove ci aspettava una vista spettacolare della Baia di Ushuaia e del Canale Beagle. Camminammo un’oretta addentrandoci dentro il bosco e davanti a noi si apri una vista spettacolare con montagne innevate. La sera Maria ci preparò una buona cena e successivamente ci portò a vedere Ushuaia di notte ed altri quartieri che normalmente un turista non vede.
Il giorno dopo ci siamo svegliati presto per andare a fare un’escursione in barca per il Canale Beagle. Durante l’escursione che durò 5 ore abbiamo visto il faro della fine del mondo anche se in realtà non è il faro più a sud del mondo. Siamo passati vicino ad alcune isole nelle quali vivono foche, cormorani e la cosa più bella dell’escursione fu l’isola con i pinguini. Nonostante facesse molto vento ci siamo divertiti come bambini nessuno dei due aveva mai visto tutti questi animali nel proprio habitat naturale. A bordo della barca abbiamo avuto un’altra prova dell’ospitalità argentina. Ci siamo messi a parlare con una signora di Buenos Aires che alla fine ci lasciò il suo biglietto da visita e ci disse che quando andiamo a Buenos Aires la chiamiamo che ci offre un pranzo per contribuire al nostro anno sabbatico.
Nel pomeriggio siamo rientrati a casa e qui venne la parte migliore della nostra permanenza a Ushuaia, con Maria i bambini e Carolina (una CS tedesca che arrivò quello stesso giorno) siamo andati al Parco Naturale della Terra del Fuoco. Nonostante a noi possa sembrare strano, in Argentina per poter visitare i parchi bisogna pagare un biglietto e solitamente per gli stranieri è abbastanza caro. Con Maria tutto è stato più facile, ci fece passare come argentini e cosi abbiamo pagato una cifra minore.
Per prima cosa abbiamo fatto un giro con la macchina per il parco e Maria ci ha fatto vedere la zona più bella del parco il lago verde, il lago nero ed il lago Roca (che adesso ha cambiato nome) siamo arrivati fino alla fine del percorso nazionale numero 3 che inizia a Buenos Aires ed è lungo quasi 4000 km. Nonostante piovesse un poco siamo andati al camping, dove non c’era quasi nessuno, abbiamo cercato una griglia che fosse più o meno riparata dalla pioggia ed abbiamo fatto la carne e la verdura ai ferri al vero stile Argentino. Abbiamo mangiato una carne buonissima e la cosa più bella è stata che lo abbiamo fatto come i veri Argentini.
Dopo cena abbiamo montato la tenda e siamo andati a letto ascoltando i racconti di Maria.
Il giorno successivo ci siamo svegliati con una tempo spettacolare, un sole che spaccava le pietre e per nulla freddo ma la cosa più bella è stata trovare i coniglietti e vari tipi di volatili aspettandoci fuori dalla tenda. Abbiamo avuto anche un problemino che siccome si è risolto per il meglio ve lo possiamo raccontare. Di cammino per andare a fare un’escursione Abril si è resa conto che aveva perso l’apparecchio dei denti e per cercarlo siamo ritornati in tutti i luoghi dove eravamo stati il giorno precedente; per fortuna Carolina lo trovò cosi tirammo tutti un sospiro di sollievo e continuammo la nostra visita nel parco. Abbiamo fatto una breve camminata per un sentiero che arrivava in cima una montagna non molto alta da dove si poteva vedere tutto il parco e parte del Canale Beagle. Durante la camminata abbiamo visto dei picchi al lavoro. E’ stato incredibile vederli e ascoltare il rumore del becco che batteva contro l’albero. Fu in quel momento che ci rendemmo conto che davvero eravamo in terre lontane e per il momento ancora sconosciute e piene di sorprese.
Dopo l’escursione Maria ci ha portato in un’altra parte del parco con un ruscello e un sacco di prato dove abbiamo fatto un pic-nic con gli avanzi della cena precedente. Qui con Maria abbiamo avuto interessanti conversazioni su Argentina ed i nostri paesi ed alla fine tutti abbiamo imparato qualche cosa di nuovo. Nel pomeriggio siamo rientrati a casa e dopo aver riposato un po’ e preparato gli zaini, abbiamo cenato con una pasta cucinata da noi, abbiamo parlato fino a tardi ed abbiamo salutato Maria e Carolina con un po’ di tristezza.
Questa mattina l’ospitalità argentina si è fatta sentire ancora; qualche giorno prima avevamo chiesto a un panificio l‘orario di apertura e ci avevano confermato che aprivano alle 7 ma quando siamo arrivati li il panificio era chiuso e, dato che avevamo con noi tutti gli insaccati, mezzi disperati abbiamo iniziato a cercare un posto per comperare un po’ di pane, ovviamente tutto era ancora chiuso così siamo entrati in un posto dove fanno panini chiedendo se ci fosse qualche cosa di aperto e loro ci hanno confermato che tutto era ancora chiuso però ci hanno salvato dandoci un po’ di pane. Per ringraziarli gli abbiamo dato una mancia.
Ushuaia rimarrà sempre nei nostri cuori e Maria, speriamo di vederti presto!!!!!!!!!
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