Scritto da Rachele Cervaro
L’Uruguay è un paese che spesso passa inosservato accanto ai suoi vicini più grandi, ma che offre un mix davvero interessante di storia, cultura e natura. In questo diario ti portiamo a scoprire luoghi come l’incantevole Colonia del Sacramento, con il suo centro storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità, fino alla tranquillità di Montevideo, una capitale dal ritmo rilassato e ricca di vita locale.
Inoltre, visiteremo alcune delle spiagge più autentiche e meno affollate del paese, come quelle di Cabo Polonio e Punta del Diablo, dove la natura e la quiete creano un’atmosfera davvero unica. Se cerchi una destinazione che unisca storia, cultura urbana e paesaggi costieri, l’Uruguay ha molto da offrire, e qui ti raccontiamo la nostra esperienza per aiutarti a organizzare il tuo viaggio.
Uruguay!!! Prima fermata: Colonia del Sacramento
La maniera più facile di entrare in Uruguay dall’Argentina è da Buenos Aires, attraversando il fiume Río de la Plata ed arrivando a Colonia del Sacramento. Dato che è un viaggio di solo un’ora molte persone vanno e vengono nello stesso giorno. Noi siamo arrivati il pomeriggio e dato che a Buenos Aires la temperatura estiva si era abbassata per lasciare spazio a quella autunnale, pensavamo di trovare un po’ di caldo a Colonia, bhe’ ci sbagliavamo. Uruguay ci dette il benvenuto con vento e freddo. Dopo aver trovato un buon ostello siamo andati a fare un giretto per la città ma il vento ed il freddo, combinati con una fame da lupi, ci portarono dentro un bar dove abbiamo mangiato una specialità tipica Uruguaiana; il chivito. Il chivito è un piatto con carne, pancetta e uovo uno sopra l’altro contornato da insalata e patate fritte!!!! Buonissimo non c’è che dire, e fu con il chivito che anche in Uruguay abbiamo perso le speranze di dimagrire!!! Sarà per il prossimo paese!!!
Dopo aver mangiato siamo andati a vedere il tramonto sulle sponde del Rio de la Plata, c’erano dei colori stupendi, in lontananza si vedevano gli edifici di Buenos Aires.
Colonia del Sacramento ha un centro storico molto antico, qui si possono vedere chiaramente l’influenza Portoghese e Spagnola. Infatti i due imperi hanno dominato la città varie volte ed in tempi diversi; della serie una volta la invadevano gli Spagnoli, poi i Portoghesi e poi ancora gli Spagnoli e così via per una decina di volte. Alla sera il centro storico di Colonia del Sacramento si riveste di un atmosfera tutta particolare, i lampioni delle strade sono fatti in maniera da riprodurre una luce il più possibile simile alla luce delle candele (come era anticamente) ed a Rachele sembrava di essere nel film di in Dr. Jekill and Mr. Hide. Camminare per queste strade strette e di ciottoli con questa luce magica ti trasmette una sensazione surrealista, qualche cosa di magico, che solo Colonia ti sa trasmettere.

Il giorno successivo abbiamo comprato i biglietti del bus per andare a Montevideo e poi siamo andati a fare una visita guidata della città. La guida era molto brava e preparata ma era un signora un po’stravagante vestita come negli anni 50 con un turbante in testa; a parte questo la visita è stata super interessante, ed una delle cose più curiose che abbiamo scoperto è che Colonia ha 20 mila abitanti e riceve più di 3 milioni di turisti all’anno!!! In più sempre più persone scelgono questa tranquilla città per vivere dopo la pensione. La parte che ci è piaciuta di più della città è stata la strada dei sospiri che è stata chiamata così perché anticamente nelle case di questa strada vivevano le signorine che oggi chiamiamo di strada e che all’epoca lavoravano in casa. Al faro abbiamo dedicato la nostra ultima visita alla città da qui si può godere di un’ottima visione della città.
Nonostante Colonia del Sacramento si può visitare in poche ore, è una fermata obbligatoria per chi decide di visitare Uruguay. Ci vediamo nella capitale Uruguaiana: Montevideo!!!
Clima familiare a Montevideo
Montevideo dista solo un paio di ore da Colonia, il viaggio come sempre lo abbiamo fatto in autobus, solo che questa volta è stato più divertente perché nei bus Uruguaiani c’è quasi sempre il wi-fi; così abbiamo approfittato per chiamare a casa. Nella capitale Uruguaiana ci aspettava August un ragazzo di Barcellona, che Rachele già conosceva, che si è trasferito a Montevideo perché durante il suo giro del mondo ha conosciuto Alejandra, una ragazza Uruguaiana. Fin dal primo momento con August e Alejandra ci siamo sentiti come in casa, ci hanno aiutato molto a preparare l’itinerario per visitare Uruguay e ci siamo anche tanto divertiti assieme parlando, ridendo e scherzando.
Il giorno successivo al nostro arrivo siamo andati a visitare la città. Ale ci aveva preparato l’itinerario con tutte le cose che dovevamo assolutamente vedere nella capitale. Lei conosce il suo paese molto bene ed il suo aiuto è stato super mega prezioso. Per fortuna il mal tempo, che ci aveva accolto all’arrivo in questo paese, se ne andò lasciando spazio ad un solleone incredibile e perfetto per continuare il nostro viaggio alla scoperta dell’Uruguay. Montevideo è una città abbastanza tranquilla e non pericolosa, qui ci sono molte piazze ed il centro storico è molto carino. La piazza più famosa è la Piazza Indipendenza che è dominata dal palazzo Salvo (al momento della costruzione era il palazzo più alto di tutto il Sud America).
Siamo andati poi a fare una visita guidata gratuita (il mercoledì c’è la visita gratuita in spagnolo) del teatro Solis, un teatro molto simile alla scala di Milano solo che è più piccolo. Qui in Sud America tutto è abbastanza nuovo quindi qualsiasi cosa che si può visitare per noi sembra non essere molto antico mentre per i sudamericani lo è. Come poteva poi mancare una scappata al mercato? Il mercato di Montevideo è un mercato particolare, perché ci sono un sacco di ristoranti dentro ma non dei ristoranti normali, in questi posti si mangia la carne ai ferri ed ognuno ha una brace in cui si sta cucinando la carne e tu scegli il pezzo che preferisci. Per noi è stata una cosa nuova vedere un mercato così e credo anche non ce ne siano molti altri al mondo. Anche in Uruguay la carne è mooooolto buona!!!!!!
Dopo aver visitato il centro siamo andati a passeggiare per la Rambla di Montevideo (per noi lungomare) che costeggia la costa ed è lunga più di 20 km. La Rambla è un posto super frequentato dalle persone locali che fanno sport come jogging, vanno in bicicletta, pattinano, fanno una passeggiata o semplicemente si trovano con gli amici per bere mate e guardare il tramonto.
In Uruguay il mate è sacro, si vede moltissima gente camminare con il termos dell’acqua calda sotto il braccio ed il recipiente del mate in mano. Anche noi abbiamo passeggiato per la Rambla per quasi un’ oretta per arrivare poi al “Casal Català” di Montevideo dove August ci aspettava. Il Casal Catalá è un posto in cui le persone catalane che vivono a Montevideo si incontrano. Qui fanno anche corsi di catalano ed altre attività connesse alla cultura catalana. Noi siamo andati li per vedere la partita del Barça; ci è sembrato un po’strano vedere una partita di calcio alle 4 del pomeriggio. Dopo la partita, con August siamo andati al faro di Montevideo a vedere il tramonto, molto suggestivo!!
Alla sera siamo andati a casa a prendere Ale e siamo andati a mangiare indovinate un po’ cosa? Esatto!! carne ai ferri in un posto nella zona di Pocito. Non c’è che dire anche questa carne era incredibilmente buona!!! Il nostro colesterolo sarà alle stelle!!! E con una buona carne non poteva certo mancare una buona birra, vi presentiamo Patricia la nostra bionda Uruguaiana!!
Per chiudere la serata in bellezza arrivati a casa abbiamo bevuto un liquore di crema catalana che i genitori di August gli avevano portato. Con la pancia piena, siamo andati a letto. Cabo Polonio ci aspetta!!!!!!
URUGUAY NATURAL: Cabo Polonio e Punta del Diablo
Cabo Polonio è una delle escursioni che più aspettavamo, alla mattina ci siamo svegliati prestino ed abbiamo preso il bus che ci ha portato a destinazione. Poco dopo essere saliti nel bus è arrivato un venditore ambulante di cioccolata, già avevamo visto questo tipo di venditori “dei bus” in Sud America ma ciò che più ci ha sorpreso è stata la maniera con la quale questi venditori Uruguaiani esercitano la loro “professione”. Descrivono il prodotto che vendono in una maniera tale che alla fine sembra essere qualche cosa che non si può fare a meno di comprare.
Questa “strategia di marketing” sorprese tanto Rachele che prese nota di ciò che il venditore diceva: ”Cioccolato della famosa marca xxx, in una confezione chiusa, con data di scadenza per la vostra sicurezza, disponibile in 4 gusti differenti per le persone più esigenti, oggi e solo per oggi una offerta speciale che non potete lasciarvi scappare, 4 tavolette di cioccolata per solo 10 pesos, un’offerta imperdibile signori e signore etcccc……” Incredibile!! Praticamente ci mette 10 minuti solo per descriverti il prodotto. Alla fine chiaramente, solo per apprezzare lo sforzo del venditore, abbiamo comperato le 4 tavolette di cioccolata.
Cabo Polonio è un posto del quale avevamo letto molte cose, è una penisola, si trova nella costa dell’Uruguay ed è un paesetto isolato dal resto del mondo, senza elettricità. La verità è che la voglia e la curiosità per questo posto era enorme. A Cabo Polonio non ci sono strade pertanto non si può arrivare con il bus, l’autobus ti lascia nella strada e da li si devono prendere delle jeep/camion per attraversare il piccolo deserto che separa la strada principale dal paese. Nella jeep/camion ci siamo posizionati in alto per godere di una migliore vista panoramica e del rally. Come ci aspettavamo il cammino era abbastanza accidentato, basicamente è una strada di sabbia per nulla regolare ed, essendo seduti nella parte superiore della jeep/camion, sembrava di partecipare ad un rally.
Arrivati al paese siamo andati a cercare la casa di Ruben, un istruttore di surf che affittava la propria casetta. Il giorno prima Ale, su raccomandazione di un’amica, ci aveva aiutato a prenotarla. La casetta era di due piani, decorata con buon gusto e sopra c’era perfino una specie di terrazza con vista al mare ed al tramonto.
Qui al posto del supermercato c’è un piccolo magazzino dove si possono comprare i viveri di base, ci sono un paio di ostelli e qualche ristorante, il resto sono tutte casette con disegni e decorazioni differenti. più tardi scoprimmo che gli unici che vivono qui tutto l’anno sono i pescatori e che durante l’inverno nel paesetto solo rimangono circa 30 persone perché il clima invernale è veramente ostile.
Dopo aver lasciato i nostri zaini, siamo andati a mangiare un panino, con pesce fritto insalata e pomodori, tipico del posto e siamo andati a fare un giro per la costa vicino al faro sperando di vedere il leoni marini e le foche che normalmente si rilassano negli scogli però quel giorno non c’erano. Ci siamo allora diretti a casa per andare a goderci il tramonto dalla nostra super terrazza. Il tramonto anche qui era bellissimo in Uruguay i tramonti che abbiamo visto hanno un colore che vanno dal rosa all’arancione al rosso!!!
Dopo questo tramonto meraviglioso ci aspettò una sorpresa ancora più meravigliosa, un cielo talmente stellato che in vita nostra non lo avevamo mai visto!!!! Si vedeva perfino la via lattea!!! Questi sono in vantaggi di stare in un posto senza elettricità, non ci sono luci, le uniche luci che si vedono nelle case sono luci soffuse emanate dalle candele, anche se c’è qualcuno un po’ più moderno con il generatore questi ultimi sono talmente pochi e la luce che hanno è talmente debole che non producono contaminazione elettrica. così ci siamo distesi in terrazza con una coperta per goderci lo spettacolo!!!!
Osservare come cade il sole nel mare, vedere un cielo pieno zeppo di stelle come non lo avevi mai visto in un paesetto come questo che ha dentro di se una pace incredibile, dove nessuno chiude a chiave la porta, gli animali sono di tutti, la gente inizia la propria attività a mezzogiorno e prima non si vede un’anima nelle strade, e tutti le giornate scorrono tra canzoni, corsi di yoga nella spiaggia ed un tuffo nel mare, fu qualche cosa di talmente speciale e rilassante che ti fa voglia di rimanerci alcuni giorni in più.
Il giorno successivo ci siamo svegliati alle 7, nel paesetto non c’era traccia di essere umano, l’unica presenza di un essere vivente era una cagnolina che alla fine è rimasta con noi tutta la giornata; più che con noi dobbiamo dire con Gabor, gli stava sempre vicino. Scortati dalla nostra nuova amica siamo andati a fare una passeggiata al lato della spiaggia dove ci sono dune di sabbia che formano un piccolo deserto. Chiaramente siamo andati in mezzo alle dune da qui si vedeva solo sabbia e sembrava davvero di essere in un deserto.
Quando siamo tornati al paese siamo andati a mangiare il solito panino con il pesce fritto ed ad osservare i molti artigiani vendere i loro manufatti, un gruppo di gente giovane suonare, ed lo scorrere della giornata in tutta tranquillità senza il minimo stress. Prima che arrivasse l’ora di ritornare alla grande globalizzazione, siamo andati a fare un giro per un’altra spiaggia anche questa molto grande ed alle 2 del pomeriggio, con poca voglia ed un bellissimo ricordo, abbiamo ripreso la gip/camion che ci ha riportato alla strada principale da dove abbiamo preso il bus con destinazione Punta del Diablo.
Per arrivare a Punta del Diablo bisogna fare 2 cambi di autobus e ci si mettono 4 ore per arrivare, solo dista 70 km dal precedente, anche questo è viaggiare!!! Arrivati a Punta del Diablo abbiamo trovato subito un ostello economico, qui la stagione è finita e gli ostelli sono vuoti e sarebbero stati chiusi se non fosse stato che di li a pochi giorni iniziava la settimana del turismo (per noi la settimana santa di pasqua). Abbiamo alloggiato all’ostello Unplugged dove i due ragazzi che lo gestiscono erano giovani e molto simpatici.
Dopo aver fatto un giretto per il paese, molto più moderno del precedente, con elettricità bar e ristoranti a non finire, siamo rientrati in ostello ed abbiamo trovato la brace già pronta per fare una grigliata, tutti emozionati con i gestori dell’ostello e Fernando (un ragazzo Cileno che alloggiava li anche lui) siamo andati al super per comperare la carne, peccato che quando l’abbiamo cucinata non era per nulla buona e fu cosi che realizzammo che ANCHE IN URUGUAY SI PUO’ MANGIARE UNA CARNE CATTIVA hahaha!!! Alla fine ce la siamo passata benissimo lo stesso ridendo e scherzando in buona compagnia.
Il giorno successivo siamo andati a prendere i biglietti dell’autobus per rientrare a Montevideo; peccato che qui abbiano pensato bene di mettere la stazione degli autobus a 3 km dal centro così ci siamo fatti una bella camminata sotto il sole. Poi con Fernando siamo andati a vedere una spiaggia enorme dove non c’era praticamente nessuno, Gábor ha fatto il bagno e ha detto che l’acqua era perfetta, non sembrava nemmeno l’Atlantico che normalmente è abbastanza freddo.
Con Fernando siamo rientrati al paese ed abbiamo mangiato empanadas di pesce e polpette di alghe buonisssssimeeeee!!!!!! Punta del Diablo ci è piaciuto molto anche perché era bassa stagione. In alta stagione non osiamo pensare il delirio che ci deve essere in ogni caso la spiaggia era molto molto bella e merita la pena di essere vista. Alla sera siamo rientrati a Montevideo dove Ale e August ci aspettavano.
L’ultima giornata in territorio Uruguaiano l’abbiamo passata nella spiaggia di Atlantida con i nostri amici; abbiamo preso sole in spiaggia e ci siamo fatti delle lunghe chiacchierate. Gábor ed Ale si sono scambiati un libro e lei gli ha dato un libro sulla cultura Uruguaiana, super interessante e divertente. Dopo la spiaggia casualmente siamo capitati in una pasticceria che Ale conosceva e sempre casualmente abbiamo fatto il pieno di dolcezze, troppo buone!!! Alla sera siamo scesi in strada per vedere un defilè di candombe che consiste in un gruppo di persone che suonano tamburi di origine africana per la strada e tutta la gente gli va dietro ballando, naturalmente abbiamo ballato anche noi. Una bella atmosfera. Preparato tutto per la grande partenza siamo andati a nanna. Uruguay ci è piaciuto moltissimo per la sua gente, per la tranquillità con la quale si vive da queste parti, per i suoi paesaggi e per i nostri amici Ale e August. Ragazzi grazie mille di tutto e siamo sicuri che i nostri cammini presto si incroceranno di nuovo!!!
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