Attraversando la frontiera tra Puerto de Iguazú e Foz de Iguaçú abbiamo lasciato L’Argentina (ritorneremo tra qualche mese per visitare la parte nord) e siamo entrati in Brasile, un paese tutto da scoprire. Molte persone visitano la parte Brasiliana del Parco Naturale di Iguaçu in giornata rientrando, alla sera, in Argentina. In questo caso alla frontiera solo bisogna timbrare il passaporto nella parte Argentina mentre in quella Brasiliana non importa. Noi siccome proseguiamo in nostro viaggio in Brasile, abbiamo dovuto fermarci anche alla frontiera Brasiliana per farci timbrare il passaporto e, naturalmente il bus non ti aspetta. Così facemmo la nostra prima apparizione in Brasile con un mezzo di trasporto super mega eccezionale; i nostri piedi; si, avete capito bene, entrammo in Brasile a piedi!!!! Meno male che per arrivare al bus che ti porta alle cascate Brasiliane dalla frontiera ci saranno circa 1 km; fattibile a piedi. Il nostro primo incontro “ufficiale” con il mondo Brasiliano è stato con gli autobus locali. In Brasile non sono esattamente fatti per viaggiatori con gli zaini come noi, infatti bisogna passare per una porta girevole di ferro e c’è una persona (che non è l’autista) a cui devi pagare il biglietto. Passare per questa porta girevole con gli zaini non è esattamente la cosa più facile e più comoda del mondo. Meno male che c’è sempre qualche buona anima che ti da una mano alzandoti un po’ lo zaino. Da subito abbiamo visto che il Brasile è carissimo, e noi che ci lamentavamo della Patagonia… ,qui ci costerà di più che nei paesi dove siamo stati fino adesso. In Argentina ed in Cile c’erano molte cose care, per lo più le cose turistiche, ma qui è caro anche il trasporto pubblico e le cose di base costano come in Europa, se non di più.
All’entrata del Parco Nazionale di Iguaçu abbiamo lasciato gli zaini in un armadietto o meglio un armadione, dato che ci sono stati tutti e due gli zaini grandi, e ci siamo accinti a fare la prima delle numerose code che ci aspettavano quel giorno. Abbiamo fatto una coda per comprare i biglietti, un’altra per entrare nell’autobus del parco, un’altra per vedere il punto panoramico più bello, e l’ultima per prendere il bus per uscire dal parco; diciamo che abbiamo passato abbastanza tempo in coda; del resto ce lo aspettavamo perché era venerdì santo, per i Brasiliani, un giorno di festa.
Nella parte Brasiliana per vedere le cascate c’è solo un percorso; da qui si ha una vista da di fronte e la cosa più bella è che si ha una visione d’insieme di tutte le cascate che ci sono nel parco. Ti rendi davvero conto che sono moltissime e che il parco è enorme, anche di più di quello che già sapevi avendo visitato la parte Argentina.
La vista da qui è incredibile ci sono tantissime cascate. Ce ne sono anche alcune di sopra delle cascate che già avevamo visto in Argentina; in pratica ci sono vari livelli di cascate uno più in alto che solo si può vedere da qui ed uno più basso che si può vedere anche dalla parte Argentina. La grandezza di questo posto naturale è incredibile!!!!!!
A noi è piaciuta molto la parte Brasiliana ma preferiamo la parte Argentina dove si ha un contatto con la natura e con le stesse cascate più da vicino.
Anche qui abbiamo trovato i nostri amici coati, solo che i coati Brasiliani sono molto più aggressivi di quelli Argentini; qui si mettono nella spazzatura (in Argentina la spazzatura è chiusa in maniera tale che solo una persona la può aprire, qui no) tirano fuori tutto quello che c’è dentro ed appena sentono che apri qualche cosa da mangiare ti guardano in cagnesco e ti vogliono attaccare. Rachele stava aprendo un pacchetto di cracker ed il coati l’ha guardata come per dire:”questo è mio!!!” così lei quando ha visto che il coati non si arrendeva ha distanziato lo zaino dal corpo ed il coati ha fatto un salto e si è appeso allo zaino, meno male che quasi subito si è staccato e prontamente, un signore gli ha lanciato un sacchetto di patatine vuote ed è riuscito a distrarlo. I coati brasiliani non ci piacciono!!
Quando siamo usciti dal parco siamo andati a vedere il Parque das Aves (Parco dei volatili). Per fortuna qui c’era molta meno gente e la verità è che ci siamo divertiti un casino!!! Questo parco è molto bello, anche se normalmente non ci piacciono questi tipi di parco perché sono come degli zoo con gli animali in gabbia, ma qui è differente perché le gabbie sono enormi ed il visitatore può entrarci ed avere un contatto diretto con gli animali. Rachele era da tempo che aspettava questo momento perché voleva vedere i tucani da vicino; dentro alla gabbia sembrava una bambina e si divertì moltissimo a fare 500 foto tutte ai tucani. Siamo anche entrati in una gabbia di farfalle esotiche (alcune delle quali già avevamo visto in natura nel parco di Iguazú in Argentina) in cui c’erano anche dei colibrì che sono simpaticissimi.
Qui abbiamo visto volatili di tutti i tipi come pappagalli dai mille colori ed anche serpenti. All’uscita ci si può anche fare la foto con il pappagallo nel braccio ed è gratis perché la fai con la tua macchina fotografica.
Dopo aver visitato il parco siamo andati a recuperare lo Zaino e ci siamo diretti alla stazione degli autobus. Sao Paulo arriviamo!!!!
Fe'
Che foto bellissime!
Rachele & Gábor
Grazie Fe’!!!! Un bacio!!!