Il viaggio per arrivare a Lima è stato molto lungo. Siamo partiti alle 4 della mattina da Manaus ed abbiamo fatto scalo a Panamá. Se uno guarda la cartina, non è esattamente la connessione più veloce, ma era quella di gran lunga più economica.
Lima
A Lima ci aspettavano Veronica e suo Marito Philip. Veronica è un’amica di Gábor conosciuta a Barcellona. Arrivare a Lima con il cielo grigio e con un po’ di freddo dopo il sole ed il calore dell’Amazzonia è stato un impatto non da poco. Qui è inverno ed in inverno a Lima il sole si vede molto raramente. Ci sono nuvole grigie costanti e molta umidità. Per fortuna con Vero e Philip eravamo in buona compagnia. A pranzo ci portarono in un bel ristorante dove abbiamo potuto provare piatti tipici Peruviani; abbiamo mangiato maiale saltato con verdure e ají di gallina che è carne di gallina con una salsa tipica, il tutto accompagnato dalla chicha morena che è una bibita che si ricava dal mais nero, si mais nero, strano ma vero!!! Il primo giorno eravamo talmente stanchi che il resto del pomeriggio lo abbiamo trascorso in casa ed il secondo giorno fu più o meno uguale, solo uscimmo per pranzare e comprare qualche cosa al supermercato.
Il giorno successivo ci siamo dati da fare per vedere Lima. Abbiamo preso un taxi, qui sono molto economici e dato che con gli autobus non si capisce nulla perché non sono molto organizzati, il taxi è l’alternativa migliore. Abbiamo trascorso la giornata passeggiando per il parco dell’amore in cui c’è una bellissima statua che si chiama il bacio, il parco è sul mare che però quasi non si vede dal grigiore.
Abbiamo passeggiato nei dintorni del Parco Kennedy nel quartiere Miraflores che è il quartiere più turistico e in cui ci sono moltissimi negozi. Rachele aveva proprio voglia di vedere negozi dopo tanta natura hahaha!!!! Per pranzo abbiamo mangiato un favoloso menù con piatti tipici del paese ad un prezzo molto buono 2-3 eur.
L’ultimo giorno a Lima siamo andati a visitare il centro storico. In centro si può arrivare con il metropolitano, un bus che ha la sua corsia preferenziale. Nel centro per prima cosa siamo andati a vedere la piazza de Armas in cui c’è la cattedrale, la sede del governo Peruviano ed altri edifici importanti.
Abbiamo passeggiato un bel po’ per di qui e siamo andati anche a vedere il quartiere cinese che è un quartiere molto movimentato. L’ultima sera con Veronica e Philip siamo andati al quartiere Barranco a bere una cosa. Barranco è considerato il quartiere boemo di Lima, qui ci sono molti bar e discoteche. C’è anche un ponte molto bello che si chiama ponte dei sospiri (lo avranno copiato da noi!!!!) e c’è anche un punto panoramico da cui si vede l’oceano.
Riserva Naturale di Paracas
Finalmente arrivò il fine settimana ed abbiamo potuto stare un po’ con i nostri amici. Con Vero e Philip siamo andati a Ica. Per la strada ci siamo fermati alle isole Ballestras, che peró non abbiamo visitato perchè chiedevano un sacco di soldi e sinceramente per vedere leoni marini e alcuni volatili che giá avevami visto in Ushuaia non ne valeva la pena. Passammo quindi delle isole Ballestras e siamo andati a vedere la Riserva Naturale di Paracas, dentro della quale si puó entrare con la macchina. Qui abbiamo visto delle colline di differenti colori, una spiaggia rossa ed una formazione rocciosa che chiamano la cattedrale ma che purtroppo è stata parzialmente distrutta dal terremoto del 2007.
Huacachina
Continuammo il nostro cammino per Ica, qui abbiamo provato il famoso pollo Peruviano slurp slurp e ci siamo diretti a Huacachina per trascorrere la notte. Ica è una cittá piccola rispetto alla quantitá di abitanti che ci vivono e per questo è molto caotica. Meglio rimanere in Huacachina. Huacachina è un’oasi nel mezzo del deserto e qui si possono fare molte attivitá come ad esempio sandboard, basicamente snowboard nella sabbia. Per nostra sfortuna siamo capitati su un ostello in cui, il propietario non ci aveva avisato, la stessa notte c’era una festa e c’è stata musica ad alto volume fino alle 7 della mattina quindi di dormire non se ne parlava. La mattina siamo andati a fare colazione e con Veonica e Philip siamo andati a fare un giro nelle dune, chiaramente Gábor non ha resistito alla tentazione di scalare la duna piú alta per vedere la vicina cittá di Ica.
Salutammo i nostri amici e i sedemmo in un ristorante per pranzare e passare il resto del pomriggio nell’attesa di prendere il bus per Cusco. Altre 17 ore di viaggio ci aspettano, giá ne sentivamo la mancanza….
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