Per la prima volta in vita nostra abbiamo attraversato una frontiera in barca, con il traghetto che va dal porto di Tammalang (vicino a Satun) in Thailandia per arrivare in Malesia, precisamente all’isola di Langkawi.
L’isola di Langkawi è un’isola duty free, qui non ci sono tasse la benzina te la tirano dietro, se ti vuoi ubriacare la birra non costa nulla e se vuoi ingrassare puoi comprare cioccolato a prezzi economici. Ci sono dei negozi interi dove vendono tutti i tipi di cioccolato, si trovano praticamente tutte le marche, è un paradiso per i golosi. Duty free a parte Langkawi è un’isola grande nulla a che vedere con Koh Lipe che si visita a piedi. Dal porto abbiamo preso un taxi con altri ragazzi per andare alla spiaggia di Cenang dove l’offerta di alloggio è maggiore e più economica. Arrivammo abbastanza tardi e ci fermammo nel primo alloggio a buon prezzo che trovammo. Il giorno successivo abbiamo cambiato ostello per uno migliore il Kampung Guesthouse.
Cenang Beach è una spiaggia di sabbia bianca ed una zona molto urbanizzata. Ristoranti centri commerciali grandi, McDonalsa e molti resort; ci sorprese un po’ vedere tutte queste infrastrutture in un’isola di queste dimensioni. In questo periodo è bassa stagione e ci sono pochi turisti. Se la spiaggia di Cenang non ci sembrò un granché (ovviamente arrivando da Koh Lipe, il livello di esigenza è molto alto), l’offerta culinaria della strada adiacente alla spiaggia è molto variata ed economica.
Tutti quanti ci dissero che la cosa migliore di Langkawi è noleggiare una moto e scorrazzare su e giù per le colline. È un vero piacere andare in moto per le strade dell’isola perfettamente asfaltate, con una moto automatica (ultimamente ci toccava sempre la moto semiautomatica) ed osservare la costa ed il bosco con le scimmie che arrivano fino sulla strada!!!
Ci siamo fermati a vedere la cascata di Seven Wells (sette pozze), bella anche se con poca acqua. Se si percorrono tutti i 500 scalini si arriva in cima dove ci sono delle pozze d’acqua in cui si può fare il bagno.
Ci siamo mangiati un buon piatto tipico sulla spiaggia Pantai Kok , con la brezza marina che ci fece ricordare i nostri pranzetti in NZ.
Il pomeriggio lo abbiamo dedicato alle spiagge. La spiaggia di Pantai Pasir Tengorak si trova in una cala piccolina ed oltre ad essere molto bella e piena di persone locali ha una storia un po’ particolare. Si chiama anche la spiaggia dei teschi perché nell’isola di fronte (Koh Tarutao) che è Thailandese, c’era un carcere. L’unica via di fuga per i carcerati era il mare e cercare di raggiungere l’isola di Langkawi. A quel tempo per nel mare c’erano un sacco di squali e quasi nessuno arrivava vivo. In compenso sulla spiaggia arrivavano i teschi.
La nostra spiaggia preferita è stata quella che si trova nella baia di Datai. E’ una spiaggia privata ed abbiamo dovuto chiedere permesso al resort Andaman (il resort più lussuoso che abbiamo mai visto) per poter entrare. I riccaccioni del resort distesi nei loro sdrai, ci guardavano con curiosità chiedendosi probabilmente che ci facessimo li. La spiaggia è molto lunga praticamente deserta ed è davvero molto bella con la vista ad un isolotto che si trova di fronte.
Continuammo il tragitto con la nostra super moto fino alla spiaggia Pantai Pasir Hitam una spiaggia di sabbia nera anch’essa con un isolotto davanti.
Terminammo la giornata di visita alle spiagge con la spiaggia Tanjung Rhu che inutile dire ha un isolotto di fronte ed è mezza privata, tanto che all’entrata ti fanno firmare un foglio con le norme comportamentali da tenere. Questa per noi è la seconda spiaggia più bella dell’isola. Per celebrare questa grandiosa giornata ci siamo fatti un bel bagno in queste acque, anche se non tanto cristalline controllando sempre l’eventuale presenza di meduse (è la stagione umida e loro arrivano).
Langkawi ci è piaciuta sopratutto per il suo lato naturale selvaggio ma non ci sembrò un luogo nel quale rimanere più tempo. Prossima fermata George Town!!
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